Azione Arezzo dice un grande e fermo NO alle proposte del governo sulle aree interne, che penalizzano vasti territori della nostra provincia e mettono a rischio il futuro di comunitร resilienti, giร oggi in prima linea contro lo spopolamento e lโabbandono.
Questi luoghi โ che tutti amiamo โ non sono โmarginiโ, ma risorse strategiche: presidi umani, ambientali, culturali e persino climatici. In unโItalia che si arroventa ogni estate e in cittร sempre piรน invivibili, congestionate e costose, le aree interne possono diventare un’alternativa concreta e desiderabile, a patto che si investa con visione.
Con infrastrutture moderne โ connessioni digitali rapide, trasporti efficienti, energia sostenibile โ questi territori possono tornare ad attrarre giovani, professionisti, famiglie e imprese. Lavoro da remoto, economia locale, turismo lento, agricoltura evoluta, housing accessibile: le potenzialitร sono enormi, ma serve coraggio politico, non tagli e disinteresse.
Mentre la vita urbana diventa insostenibile per molti โ soprattutto per i giovani โ per via di affitti inaccessibili, inquinamento, traffico e alienazione, le aree interne potrebbero offrire spazi di vita dignitosi, innovativi e solidali.
Non รจ un’utopia, รจ una scelta possibile. Ma serve una direzione opposta a quella imboccata oggi dal governo.
Azione Arezzo continuerร a battersi per un modello di sviluppo equilibrato, inclusivo, e attento alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Le aree interne non si svendono: si valorizzano.