Le immagini degli animali straziati dai lupi pubblicate da tv, quotidiani e mezzi di comunicazione on line sono riuscite a dare la dimensione del fenomeno e a sollecitare i primi interventi. Tra questi la decisione della Regione Toscana di potenziare gli indennizzi da predazione.ย
โLa notizia delย bando regionale che ha messo a disposizione degli allevatori che hanno subito attacchi altri 400.000 euro รจ indubbiamente positivaโ, spiega il Direttore di Cia Arezzo Massimiliano Dindalini. โEโ un ulteriore tassello della politica di sostegno per tanti imprenditori rassegnati a contare capi uccisi e a sostenere spese veterinarie ingenti per curare i soggetti feriti. Naturalmente la cifra รจ importante ma ancora insufficiente a tamponare il problemaโ, commenta annunciando che il personale dellโorganizzazione professionale รจ a disposizione per assistere gli allevatori, nella compilazione delle domande per il rimborso dei danni subiti dal mese di novembre 2022 al mese di dicembre 2023, e ricordando le spese ammesse: quelle perย iย capi uccisi, calcolate in base al valore di mercato dell’animale allevato e quelle sostenute per il trattamento degli animali feriti (documentate mediante fatture quietanzate).
ย โLa Regione Toscana di recente ha anche attivato un provvedimento a favore dellโeconomia circolare nella nostra provincia, oltre che nelle province di Firenze eย Grosseto, dove viene finanziato ย il recupero e lo smaltimento delle carcasse dei capi oggetto di mattanza che saranno utilizzate anche per nutrire i lupi allevati nel parco natura dellโAmiata. Una misura sperimentale con cui si cerca di affrontare un problema che fino ad oggi gravava โ insieme agli altri – unicamente sulle spalle degli allevatoriโ, aggiunge il Direttore di Cia Arezzo.
โSi tratta di soluzioni tampone, utili ma non sufficienti โ conclude Dindalini -.ย Dopo un periodo di relativa tregua, infatti, sono ripresi con violenza gli attacchi. La situazione รจ fuori controllo. Occorre adottare nuove politiche di gestione del predatore che riportino un corretto equilibrio tra uomo e animale. In caso contrario il rischio della chiusura di altre stalle ed ovili, in un territorio che ha giร subito emorragie importanti, continuerร . E insieme ad esso il fenomeno dellโabbandono delle nostre campagne, destinato a lasciare senza presidio tante aree marginali, importanti anche dal punto di vista ambientale e paesaggisticoโ.