Una cittร che consumi meno e viva di piรน. Una cittร che torni ai suoi cittadini. Una politica che smetta di chiudersi nelle stanze e torni nelle piazze, nei quartieri, nelle frazioni.
Questo il messaggio forte e chiaro uscito dallโassemblea promossa da Arezzo 2020 โ per cambiare a sinistra, che si รจ tenuta il 4 luglio sulla terrazza Menchetti al Parco Pertini, con oltre 70 partecipanti tra cittadini, associazioni e comitati.
Lโincontro, il secondo dopo quello di marzo a Villa Severi, ha rappresentato un ulteriore passo nel percorso di costruzione di idee e proposte per il futuro di Arezzo, in vista delle prossime elezioni amministrative.
E il confronto ha confermato la volontร di contribuire in maniera concreta e aperta alla definizione del programma della Coalizione di centrosinistra, attraverso i tavoli tematici attivati.
Tra i temi discussi, grande attenzione รจ stata dedicata:
alla necessitร di ripensare il turismo, con una visione centrata sul patrimonio artistico e
architettonico della cittร e non solo sul commercio; a un diverso modello di mobilitร , sostenibile e inclusivo, che rafforzi il trasporto pubblico, favorisca
la mobilitร ciclabile e ampli le aree pedonali;
alla cura dello spazio pubblico e alla manutenzione urbana, troppo spesso trascurate;
alla salvaguardia del verde e alla necessitร di piantare nuovi alberi, anche in risposta alla crisi climatica; alla creazione di spazi di aggregazione per i giovani e alla promozione della cultura diffusa: musica, teatro, danza devono tornare per le strade;
alla centralitร del lavoro, con politiche attive per creare occupazione di qualitร , contrastare la precarietร e valorizzare le competenze presenti nel territorio.
Si รจ parlato anche del sistema sanitario, della necessitร di rafforzare il servizio pubblico e arginare la deriva verso il privato.
E ancora di politiche sociali attente alle fasce piรน deboli โ anziani, disabili, non autosufficienti โ da sostenere con una sinergia vera tra ASL e Comune.
Lโassemblea ha ribadito con forza il no alle grandi opere inutili e dannose โ come la caserma della Polizia Municipale di via Fabio Filzi o la nuova edificazione in via Tiziano โ e ha rilanciato la proposta di una pianificazione partecipata attraverso una riforma reale dei CAS (Centri di Aggregazione Sociale), che diventino luoghi di ascolto e confronto sui bisogni di quartieri e frazioni.
In questo scenario, Arezzo 2020 lancia anche un appello alla futura alleanza di centrosinistra:
serve un deciso cambio di passo. Basta tatticismi e silenzi. Occorre cominciare a parlare alla cittร , aprirsi al confronto, indicare idee, prioritร e anche volti.
In molti hanno chiesto quale sia il profilo di candidato sindaco che immaginiamo. La nostra risposta รจ chiara: programma e candidatura devono andare di pari passo, frutto di un lavoro collettivo e trasparente.
E non possiamo accettare che la scelta sia subordinata a interessi diversi da quelli, prioritari, di guida della nostra cittร .
Quanto alla figura che immaginiamo per guidare questa nuova fase della cittร , riteniamo debba essere una persona capace di interpretare lo spirito del tempo, aperta al dialogo, sensibile ai temi della partecipazione e pronta a mettersi al servizio della comunitร con competenza e dedizione.
Una persona che sappia ascoltare, valorizzare le energie vive del territorio, costruire ponti tra realtร diverse e portare avanti una visione condivisa e progressista di futuro.
Pensiamo a un profilo credibile e autorevole, espressione di un rinnovamento non solo anagrafico ma culturale e politico, che possa rappresentare con equilibrio e trasparenza lโintera alleanza e i cittadini tutti.
Il candidato o la candidata dovrร essere espressione condivisa dellโintera alleanza, capace di unire e non dividere, rappresentando una reale volontร di cambiamento nella politica locale e nel rapporto con i cittadini.
Una figura libera, indipendente e capace di garantire un governo attento, inclusivo e orientato al bene comune.
Arezzo ha bisogno di voltare pagina, di essere ripensata come โcittร per vivereโ, dopo anni di politiche che lโhanno trasformata in una โcittร per consumareโ. ร tempo di visione, coraggio e partecipazione.