Arezzo: il 26 marzo presidio per la pace ed il popolo palestinese, di fronte alla Prefettura

La Cgil ha organizzato un presidio di fronte alla Prefettura a sostegno della pace e in difesa della vita delle donne, degli uomini e dei bambini della Palestina. Ci sarร  mercoledi prossimo,  26 marzo, con inizio alle 18 in piazza Poggio del Sole, di fronte alla Prefettura.

Hanno giร  aderito Arezzo per Gaza, Arezzo 2020, per cambiare a sinistra; AVS ( Alleanza Verdi-Sinistra), Arci Arezzo, Demos, Un Ponte Per, Anpi Arezzo, Circolo Anpi Cortona, Circolo Aurora, Oxfam Italia, Arci Servizio Civile Arezzo, Acli Arezzo, Circolo Eureko, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle Arezzo, Associazione Pepe Mujica, Anpi Provnciale, Libera Valdarno, Arci Valdarno. Altre adesioni sono state annunciate.


โ€œDopo settimane di apparente tregua โ€“ ricorda Alessandro Tracchi, segretario provinciale della Cgil –  la violazione unilaterale del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza da parte di Israele, ha causato oltre 700 vittime civili tra queste oltre 200 sono bambini.

Chi aderisce alla manifestazione di mercoledรฌ, condanna la ripresa del massacro a Gaza, che va oltre ogni principio di umanitร  e di diritto internazionale.

Il governo Israeliano diffonde voci su possibili deportazioni della popolazione palestinese in Siria, Somalia e Sudan, da oltre due settimane impone un blocco totale degli aiuti e dellโ€™energia elettrica, condannando oltre due milioni di persone a una crisi umanitaria senza precedentiโ€.


Fondamentale รจ il ruolo dellโ€™Europa: โ€œriteniamo che il silenzio della comunitร  internazionale e lโ€™assenza di prese di posizione da parte dellโ€™Unione Europea siano complici del massacro in atto nei confronti del Popolo Palestineseโ€.


Da qui le richieste al Governo italiano che โ€œdeve farsi partecipe affinchรฉ sia ripristinato un cessate il fuoco permanente, siano immediatamente  riaperti tutti i valichi per permettere lโ€™ingresso degli aiuti umanitari per porre fine dellโ€™assedio che Israele impone con il taglio di elettricitร , acqua e beni essenziali. La fame, la sete, il freddo e la mancanza di cure mediche non possono essere strumenti di guerraโ€.


Nel dettaglio, allโ€™Italia e allโ€™Europa si chiede di condannare senza ambiguitร  la ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza; di imporre immediate sanzioni contro Israele e interrompere ogni commercio di armi con Tel Aviv; di sospendere il trattato di associazione UE-Israele e infine di proteggere lโ€™operato della Corte Internazionale di Giustizia e del Tribunale Penale Internazionale dalle ritorsioni statunitensi.

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