Mi pare che il collega Veneri sia un po’ distratto nell’ultimo anno sul tema della Variante del Corsalone e torni a occuparsene solo ora perché si avvicinano le elezioni, facendo affermazioni che dimostrano con chiarezza quanto sia come minimo disinformato”.
Con queste parole si apre la risposta del capogruppo Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli al comunicato diffuso ieri dal consigliere Veneri di Fdi.
“Veneri afferma che l’area ex-Sacci sarebbe libera e disponibile per la realizzazione dell’opera, ma a contraddirlo è una ordinanza del Comune di Bibbiena del 19 febbraio scorso, con la quale si chiedeva alla proprietà di provvedere alla rimozione ed allo smaltimento di tutti i rifiuti esistenti sul sito in questione al fine di garantire la tutela della salute pubblica.
Un atto, ad oggi ancora non adempiuto, che conferma tutte quelle preoccupazioni circa lo stato dell’area ex “Sacci” che negli ultimi due anni, mentre il consigliere Veneri era distratto da altre vicende, mi sono trovato a manifestare con forza, visto che l’Amministrazione comunale aveva lasciato trascorrere quasi due anni senza attivarsi in maniera pronta ed adeguata, rispetto alle richieste di Arpat e Asl, al fine ottenere che l’area fosse ripulita, a garanzia e a tutela della salute pubblica.
Non so – prosegue Ceccarelli – quale sarebbe il tribunale citato da Veneri, che avrebbe attestato l’assenza di contaminazioni, ma di certo esiste una sentenza del Tar, nella quale si cassa una precedente ordinanza viziata del comune di Bibbiena, emessa nel 2023, chiedendo che l’ordinanza stessa sia riemessa nella giusta forma.
Per quanto riguarda l’utilità della Variante del Corsalone, si registrano anche di recente prese di posizione di sindaci del Casentino che ne chiedono la realizzazione.
D’altro canto, qualsiasi debba essere il futuro utilizzo dell’area ex-Sacci, una viabilità adeguata, oltre che a mettere in sicurezza un tratto di Sr 71 con elevato tasso di incidentalità, diventa indispensabile per evitare tappi alla viabilità dell’intera vallata.
Per quanto riguarda la fantasiosa ipotesi di destinare le risorse che la Regione ha messo a bilancio per la realizzazione della variante, ad un non meglio precisato ‘polo di formazione’, il collega Veneri dovrebbe avere chiaro che se l’opera non dovesse essere realizzata, le risorse sarebbero destinate ad altra opera stradale necessaria a livello regionale e a rimetterci pesantemente sarebbe il territorio.
In realtà, la Giunta regionale ha già deliberato di riprendere l’iter di realizzazione dell’opera, con la prima versione del progetto, non appena l’area sarà finalmente davvero resa disponibile. Non resta altro che sperare, dopo anni di vana attesa, che il comune faccia quello che deve fino in fondo”.