“Apprendiamo con sdegno e profonda preoccupazione la notizia dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo alla Amom S.p.A. di Badia al Pino, azienda del nostro territorio in cui lavorano circa 70 persone.
A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Civitella in Val di Chiana esprimo la mia più totale vicinanza a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, che oggi si trovano davanti a una situazione drammatica:
una decisione del genere significa gettare decine di famiglie nell’incubo, con conseguenze pesantissime su stipendi, mutui, figli e futuro. Non si può giocare con il lavoro delle persone né trattare un territorio come se fosse una casella da cancellare con un clic.
È inaccettabile che alcune aziende multinazionali decidano da un giorno all’altro di chiudere e tagliare posti di lavoro, con modalità inqualificabili, scaricando sui lavoratori e sulla comunità locale il prezzo di scelte industriali e finanziarie prese altrove.
Qui non ci sono “numeri”: ci sono persone, competenze, professionalità e una storia produttiva che meritano rispetto.
C’è inoltre un fatto gravissimo che non può essere taciuto: nel tavolo tecnico regionale, nel mese di dicembre, l’azienda – per quanto emerso in quella sede – ha rifiutato ogni ipotesi di supporto e qualsiasi percorso di aiuto che avrebbe potuto contribuire a salvaguardare occupazione e continuità produttiva.
Una chiusura irresponsabile, che rende ancora più intollerabile arrivare oggi a una procedura di licenziamento collettivo.
Chiediamo con forza che l’azienda ritiri o sospenda immediatamente questa procedura e si presenti a un confronto vero e trasparente con Regione Toscana, organizzazioni sindacali e istituzioni locali.
Il Comune di Civitella in Val di Chiana non starà a guardare: saremo presenti in ogni sede utile, sosterremo ogni iniziativa a tutela dei lavoratori e chiederemo che vengano messe in campo tutte le azioni possibili per evitare questa ferita sociale ed economica.
Qui non parliamo di “scelte aziendali”: parliamo di vite. Chi opera sul nostro territorio deve assumersi responsabilità sociali, non scaricare tutto sui lavoratori. La priorità è una sola: proteggere occupazione, famiglie e futuro”.
Il Sindaco Andrea Tavarnesi

