Alzheimer, parola composta da lettere dure

Una piรจce teatrale per ricordare le oltre 10 mila famiglie coinvolte. Venerdรฌ 23 maggio ore 21.00 โ€“ Teatro Mario Spina. Lโ€™Alzheimer raccontato da chi lo ha affrontato nella vita reale

Questo venerdรฌ allo Spina di Castiglion Fiorentino, di scena la compagnia teatrale dei ragazzi del progetto โ€œVivaโ€ e โ€œDopo di Noiโ€ per raccontare la vita delle oltre 10 mila famiglia aretine che affrontano la malattia.

 โ€œAlzheimer: parola composta da lettere dureโ€ per la regia di Antonella Ganino e la partecipazione di Elisabetta Farsetti della Associazione culturale Danza Ads di Camucia.

Si tratta di una performance teatrale frutto di un percorso laboratoriale che esplora il profondo e delicato tema dellโ€™Alzheimer in modo sincero e che vuole offrire al pubblico unโ€™esperienza emotiva toccante. Un viaggio commovente presentato attraverso il teatro e la danza. Ricordi che sfumano o come colori che sbiadiscono lentamente nel tempo le sofferenze che questa malattia composta da โ€œlettere dureโ€ porta a vivere. La narrazione non รจ incentrata sul racconto della malattia ma su chi lโ€™ha affrontata.

โ€œAttraverso il laboratorio teatrale introduciamo tutte quelle consaoevezze individuali, per dare la possibilitร  ad ogni ragazzo e ragazza di potersi esprimere liberamente su quelle che sono le proprie emotivitร  ed il proprio pensiero e i propri ricordi, senza avere pauraโ€ dichiara Stefania Battaglini,  responsabile del progetto โ€œVivaโ€ e โ€œDopo di noiโ€.

Nella provincia di Arezzo si contano oltre 7 mila casi registrati e conclamati di persone over 65 con forme di demenza, decadimento cognitivo e Alzheimer e 135 casi dai 35 ai 64 anni. Oltre a loro, altre 5.000 persone registrano segnali inequivocabili di avvio verso questa malattia.

Oltre 12.000 persone, e conseguentemente 12.000 famiglie che sono lโ€™8% della popolazione aretina.

โ€œUn ringraziamento doveroso a chi ha avuto la sensibilitร  di organizzare un evento che da un lato consente di riflettere profondamente sulla tematica e dallโ€™altro contribuisce ad aiutare chi lavora a favore di anziani e famiglie.

Portare sulle scene un tema difficile, che incute piรน di un timore in una societร  che tende ad essere estremamente longeva, puรฒ essere e forse รจ la chiave per comprenderlo meglio e, magari, guardarlo con meno angoscia.

Ancora complimenti per il progetto. Un pensiero, infine, a tutte quelle famiglie, che vivono la malattia e che vedono i propri cari perdersi nellโ€™oblio, che se lasciati soli e senza adeguate reti socio-assistenziali di supporto si sentono persi difronte alla voragine dellโ€™Alzheimerโ€ conclude lโ€™assessore alla Sanitร  e Politiche Sociali, Stefania Franceschini.

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