Questo venerdรฌ allo Spina di Castiglion Fiorentino, di scena la compagnia teatrale dei ragazzi del progetto โVivaโ e โDopo di Noiโ per raccontare la vita delle oltre 10 mila famiglia aretine che affrontano la malattia.
โAlzheimer: parola composta da lettere dureโ per la regia di Antonella Ganino e la partecipazione di Elisabetta Farsetti della Associazione culturale Danza Ads di Camucia.
Si tratta di una performance teatrale frutto di un percorso laboratoriale che esplora il profondo e delicato tema dellโAlzheimer in modo sincero e che vuole offrire al pubblico unโesperienza emotiva toccante. Un viaggio commovente presentato attraverso il teatro e la danza. Ricordi che sfumano o come colori che sbiadiscono lentamente nel tempo le sofferenze che questa malattia composta da โlettere dureโ porta a vivere. La narrazione non รจ incentrata sul racconto della malattia ma su chi lโha affrontata.
โAttraverso il laboratorio teatrale introduciamo tutte quelle consaoevezze individuali, per dare la possibilitร ad ogni ragazzo e ragazza di potersi esprimere liberamente su quelle che sono le proprie emotivitร ed il proprio pensiero e i propri ricordi, senza avere pauraโ dichiara Stefania Battaglini, responsabile del progetto โVivaโ e โDopo di noiโ.
Nella provincia di Arezzo si contano oltre 7 mila casi registrati e conclamati di persone over 65 con forme di demenza, decadimento cognitivo e Alzheimer e 135 casi dai 35 ai 64 anni. Oltre a loro, altre 5.000 persone registrano segnali inequivocabili di avvio verso questa malattia.
Oltre 12.000 persone, e conseguentemente 12.000 famiglie che sono lโ8% della popolazione aretina.
โUn ringraziamento doveroso a chi ha avuto la sensibilitร di organizzare un evento che da un lato consente di riflettere profondamente sulla tematica e dallโaltro contribuisce ad aiutare chi lavora a favore di anziani e famiglie.
Portare sulle scene un tema difficile, che incute piรน di un timore in una societร che tende ad essere estremamente longeva, puรฒ essere e forse รจ la chiave per comprenderlo meglio e, magari, guardarlo con meno angoscia.
Ancora complimenti per il progetto. Un pensiero, infine, a tutte quelle famiglie, che vivono la malattia e che vedono i propri cari perdersi nellโoblio, che se lasciati soli e senza adeguate reti socio-assistenziali di supporto si sentono persi difronte alla voragine dellโAlzheimerโ conclude lโassessore alla Sanitร e Politiche Sociali, Stefania Franceschini.