L’ingegnere Luca Scateni, tecnico e politico, è stato ospite della trasmissione La Voce Libera per discutere uno dei temi più sentiti in Toscana: la realizzazione della stazione dell’alta velocità Mediateruria. Scateni, responsabile infrastrutture per il partito Nuovo CDU in Regione Toscana, ha affrontato il delicato confronto tra le due località candidate, Rigutino e Creti, entrambe vicine ad Arezzo ma appartenenti a regioni diverse, Toscana e Umbria.
Scateni ha evidenziato come, dopo anni di conflitto, i presidenti delle due regioni abbiano trovato una convergenza sulla scelta di Rigutino. Tuttavia, la decisione finale sembra ancora bloccata a Roma, presso il Ministero dei Trasporti. “Siamo al 15 luglio 2025, finalmente vediamo spiragli tra il presidente toscano e quello umbro, che stanno dialogando anche sulle possibili compensazioni da riconoscere all’Umbria in caso di scelta di Rigutino,” ha spiegato.
Il politico ha sottolineato come il sostegno alla candidatura di Rigutino non derivi da motivazioni campanilistiche, bensì da dati tecnici e riscontri oggettivi, tra cui il rapporto di fattibilità redatto dall’ingegner Giovanni Cardinali. Questo studio, pubblicamente disponibile, mette in discussione le conclusioni di RFI che favorivano Creti, rivelando lacune importanti, in particolare riguardo allo scambio ferro-ferro, fondamentale per garantire un corretto interscambio tra mezzi di trasporto e per la sostenibilità ambientale.
“Lo scambio ferro-ferro a Creti praticamente non esiste, eppure nella relazione RFI gli è stato attribuito un peso ingiustificato,” ha detto Scateni, spiegando come tale aspetto sia cruciale per un’opera di questa portata e rilevanza territoriale.
Nel corso dell’intervista, Scateni ha ricordato la sua lettera inviata all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, Infrastrutture Stradali e Autostradali, per chiedere chiarimenti su alcuni aspetti tecnici, evidenziando una risposta evasiva che ha rinviato il compito al Ministero dei Trasporti.
Un altro punto centrale è stato il confronto sui costi: mentre RFI ha stimato circa 80 milioni per Creti e 137 milioni per Rigutino, studi successivi e analisi idrogeologiche suggeriscono che le spese per Creti potrebbero lievitare a causa della necessità di ulteriori interventi di messa in sicurezza, avvicinandosi quindi a quelle di Rigutino.
Scateni ha espresso la sua preoccupazione che, nonostante gli studi tecnici e la convergenza politica locale, il Ministero possa decidere di non realizzare alcuna stazione, causando un danno economico e sociale non solo ad Arezzo, ma all’intera area toscana e umbra.
Infine, in veste politica, Scateni ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Arezzo per portare il suo contributo sul fronte delle infrastrutture e della cultura, evidenziando la necessità di un salto di qualità nella politica locale per incentivare il turismo e migliorare la ricettività della città.