La storia di Alessandro ci insegna che…
Piรน defibrillatori ci sono piรน persone si salvano, la formazione deve partire dai piรน giovani, la rete tra ASL e cittadini funziona
Marcello Amadori รจ uscito dallโospedale ed ha incontrato Alessandro Dioni
Un incontro emozionante e commovente quello tra il 52enne Marcello Amadori colpito da arresto cardiaco ed il diciassettenne Alessandro Dioni che lo ha salvato.
Oggi Marcello รจ stato dimesso dallโospedale San Donato, dove รจ rimasto ricoverato due giorni.
Per Alessandra Sabini vice direttore di cardiologia, che ha seguito il decorso di Marcello, lโintervento di primo soccorso di Alessandro รจ stato perfetto. โHa dimostrato una grande sangue freddo. Abbiamo controllato tutte le registrazioni dei tracciati e monitorato il susseguirsi delle azioni svolte, ed oggi possiamo dire che tutto รจ svolto in pochissimi minuti ed in maniera perfetta. Il massaggio cardiaco, il defibrillatore, lโarrivo dei soccorsi ed il ricovero in ospedale. Questo modello attuato in tempi rapidi รจ in grado di dare questi risultati.โ
โDa 15 anni, dichiara Massimo Mandรฒ, direttore del Dipartimento Emergenza/Urgenza della Asl Toscana sud est, siamo impegnati a diffondere la cultura della prevenzione e del pronto intervento verso lโarresto cardiaco improvviso che puรฒ colpire chiunque, ad ogni etร e in ogni luogo. La storia di Alessandro รจ solo lโultima di una lunga serie di piccoli/grandi eventi che dimostrano lโimportanza della prevenzione e soprattutto della formazione. Le armi che abbiamo, quando si presenta un arresto cardiaco, sono la tempestivitร degli interventi, avere gli strumenti giusti (come i defibrillatori) e il fatto che ad utilizzarli siano le persone piรน vicine al paziente e che queste siano preparate a farlo.โ

โRicordo solo di essere arrivato alla festa ed essermi poi svegliato in ospedale, racconta Marcello. Inizialmente ho pensato di essere stato coinvolto in un incidente e mi sono preoccupato di mio figlio, poi una gentile infermiera mi ha raccontato cosa mi era accaduto. Considero Alessandro il mio angelo custode. Mi ha permesso di essere ancora il padre di tre figli, di guardare al futuro e vivere il presente. Quando si รจ presentato la mattina dopo in ospedale abbiamo pianto assieme.
Credo che la formazione che ha fatto a scuola dovrebbe diventare obbligatoria per tutti. I primi custodi della nostra salute siamo noi. Oggi desidero ringraziare Alessandro, ma anche i sanitari del 118 e tutti medici ed infermieri dellโospedale San Donato. La rete tra sanitari e cittadini funziona ed io ne sono la dimostrazione vivente.โ
โSolo quando ho incontrato Marcello ho realizzato veramente cosa avevo fatto, racconta Alessandro. Eโ stata unโemozione grandissima che ancora mi fa commuovere. Nel momento dellโintervento ho agito seguendo le indicazioni che avevo avuto nelle lezioni a scuola. In quel momento non avevo dubbi o emozioniโฆ poi perรฒ quando Marcello รจ salito in ambulanza sono andato un po’ in crisi. Non sapevo se ce lโavrebbe fatta, sapevo solo che stava meglio. Cosรฌ la notte ho faticato molto ad addormentarmi, volevo sapere di Marcello, รจ per questo che la mattina sono subito venuto a trovarlo, dovevo vederlo. Spero che sempre piรน ragazzi seguano queste lezioni e ringrazio i miei insegnati per la grande disponibilitร dimostrata.โ