Una mostra per approfondire una delle opere piรน grandiose di Giorgio Vasari: il dipinto a olio su tavola commissionato nel luglio del 1548 da don Giovanni Benedetto da Mantova, abate del Monastero delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo, raffigurante il terzo dei quattro conviti narrati nel Libro di Ester.
Sabato 21 settembre nel palazzo che fu di proprietร della famiglia Ciocchi del Monte e dove soggiornรฒ il cardinale Giovanni Maria โ poi pontefice col nome di Giulio III, tra i principali committenti di Vasari โ, oggi sede del Museo Nazionale dโArte Medievale e Moderna di Arezzo (via S. Lorentino 8) aprirร al pubblico โAlcuna cosa fuor dell’uso comune.
Il convito per le nozze di Ester e Assuero di Giorgio Vasariโ, percorso espositivo a cura di Luisa Berretti nellโambito di โArezzo.
La cittร di Vasariโ, il sistema di esposizioni, eventi e celebrazioni che fino a febbraio 2025 renderร omaggio al maestro aretino in occasione dei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido DโArezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi.
A corredo del monumentale dipinto saranno esposti disegni preparatori, documenti, oggetti dโarte e le risultanze delle immagini diagnostiche.
Vernissage venerdรฌ 20 settembre ore 17.00, a seguire lโInsieme Vocale Tourdion eseguirร alcuni brani del XVI secolo (visitabile fino al 2 febbraio 2025, info www.vasari450.it).
Eccezionale per dimensioni (cm. 289X745), per quantitร di figure e per elevata qualitร artistica, il โConvito per le nozze di Ester e Assueroโ puรฒ essere considerato la piรน importante opera su tavola del Vasari, anche perchรฉ ritenuta completamente autografa, visto che egli stesso narra, nelle โViteโ, che lo realizzรฒ in quarantadue giorni per il โdottissimoโ amico abate in cambio dellโesigua somma di centoventotto scudi dโoro.
Lโartista, che aveva concluso nel 1546 la decorazione ad affresco della Sala maggiore del Palazzo della Cancelleria a Roma con lโaiuto di numerosi collaboratori, nellโagosto del 1547 aveva iniziato dei lavori a Rimini e si divideva tra quella cittร e la vicina Ravenna.
Nella primavera del 1548 tornรฒ ad Arezzo per continuare la decorazione della sua casa, e in quel luglio ricevette la commissione da parte dellโabate.
In quarantadue giornate Vasari realizzรฒ il dipinto, studiandone le luci e le ombre in loco, e il risultato possiamo ammirarlo ancora oggi benchรฉ non nellโoriginaria collocazione.
La tavola venne infatti trasferita a Palazzo Bruni Ciocchi negli anni Cinquanta del secolo scorso per far parte del nuovo museo statale inaugurato nel 1958, il cui ordinamento era stato curato da Luciano Berti.
Il soggetto del Convito allude al sacramento dellโEucarestia e alla scelta da parte di Gesรน Cristo della Ecclesia, in contrapposizione alla Sinagoga.
Lโeroina biblica Ester, che intercede presso il re persiano Assuero per salvare il popolo ebraico, viene letta come la prefigurazione della Vergine Maria salvatrice dellโumanitร .
A rafforzare questo concetto Vasari, al di sopra del dipinto, aveva realizzato anche un affresco raffigurante โun Cristo che porge a quella regina una corona di fioriโ, andato perduto.
La mostra illustrerร la genesi dellโopera attraverso i manoscritti che ne trattano, gli schizzi preparatori, e altri che fanno riferimento ad altre composizioni, ma sempre correlate al dipinto, al fine di far parlare lโopera secondo una modalitร che ne approfondirร il contenuto ma anche le scelte figurative dellโartista.
Manufatti da tavola coevi, facenti parte delle collezioni del Museo, verranno esposti per rendere ancora piรน chiara la leggibilitร del quadro. Sarร inoltre presentata una sezione relativa alle riflettografie eseguite sul dipinto nel 1993.
โMi piace immaginare questo Anno Vasariano come una scala i cui gradini conducono alla grande mostra internazionale che coronerร il percorso puntuale ed approfondito verso la comprensione della straordinaria e poliedrica personalitร artistica di Giorgio Vasari.
Questa mostra, dedicata ad un’opera di eccezionali dimensioni, tra le piรน grandi realizzate dal Maestro, capolavoro senza tempo e gioiello prezioso conservato nel Museo d’Arte Medievale e Moderna, รจ testimonianza privilegiata del suo virtuosismo, e si propone occasione unica per conoscerne l’ispirazione e la genesiโ, ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli.
โUna nuova ed affascinante tappa del percorso vasariano nei musei statali aretini โ commenta Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana – Ministero della Cultura;
in attesa della mostra dedicata al tema delle Allegorie nellโopera del Maestro, ci fa entrare nel vivo della elaborazione di unโopera tanto complessa quale il Convito di Ester e Assuero, attraverso i disegni ma anche le riflettografie realizzate per il restauro del 1993, che hanno rivelato le fasi preparatorie per lโesecuzione diretta della tavola, segno inequivocabile di una autografia che non sempre รจ garantita nelle opere di Giorgio Vasariโ.
โSi tratta di unโoccasione unica per poter ammirare, di fronte al piรน grande dipinto su tavola realizzato da Vasari, alcuni dei disegni preparatori e i documenti che ne attestano lโesecuzione โ spiega la curatrice Luisa Berretti โ in una nuova illuminazione che renderร maggiormente visibile lโopera e godibile in tutti i suoi magnifici dettagli.
A corredo dei disegni e dei documenti saranno esposti dei manufatti da tavola dellโepoca provenienti dalle collezioni esposte e dai depositi del Museoโ.

โArezzo. La cittร di Vasariโ รจ unโiniziativa promossa da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido DโArezzo e il patrocinio di Ministero della Cultura, partner Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Cittร di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour.
Sponsor tecnico: DUAL Italia, Flavio Buonagurelli Broker Assicurativo. Progetto grafico a cura di Wml design.





