Al via la ripavimentazione della chiesa di S. Lorenzo in Sansepolcro

ย Al termine dei lavori laย ricollocazione della Deposizione di Rosso Fiorentino

รˆ iniziato il โ€œconto alla rovesciaโ€ per il ritorno a Sansepolcro della preziosa pala dellaย Deposizione di Cristo, capolavoro cinquecentesco del Rosso Fiorentino, che ha lasciato da sette anni il capoluogo valtiberino per essere sottoposto a un importante restauro divenuto ormai improrogabile, affidato allโ€™Opificio delle Pietre Dure di Firenze: lo stesso prestigioso laboratorio che ormai piรน di trentโ€™anni fa restituรฌ a una migliore lettura il Volto Santo conservato nel Duomo biturgense.

Il restauro vero e proprio si รจ concluso da sei mesi, ma il rientro dellโ€™opera nella sede dove รจ custodito da secoli – la chiesa di San Lorenzo, nellโ€™ambito del complesso Schianteschi, in via Santa Croce – per quanto certo, non รจ ancora stato calendarizzato.

Infatti, in molti, a Sansepolcro, si sono fatti portavoce dellโ€™esigenza di intervenire sul pavimento di quella chiesa, realizzato negli anni โ€™60 con piastrelle in ceramica blu. Per assecondare questa richiesta, la Diocesi si รจ attivata per la progettazione, giร  autorizzata dalla Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo per lโ€™Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio, del nuovo pavimento in cotto, il cui costo, stimato in poco meno di 40mila euro, sarร  realizzato per tre quarti con le risorse rinvenienti dagli oneri di urbanizzazione destinati agli edifici di culto, e, per la quota rimanente, circa 8mila euro, attraverso iniziative di auto finanziamento di cui si stanno facendo promotrici la parrocchia del Duomo di Sansepolcro e alcune associazioni cittadine. I lavori di ripavimentazione verranno avviati nei prossimi giorni.

Lโ€™esigenza di rifacimento del pavimento della chiesa ha tuttavia natura solo estetica: San Lorenzo, infatti, era giร  stata giudicata perfettamente idonea a custodire lโ€™opera del Rosso Fiorentino, dopo che lโ€™Ufficio diocesano per i beni culturali aveva richiesto allo stesso Opificio delle Pietre Dure di verificare il microclima interno, e dopo che erano stati previste alcune piccole opere di manutenzione della cornice e delle decorazioni in gesso dellโ€™altare maggiore che racchiude la pala, nonchรฉ il rifacimento dellโ€™illuminazione.

Questโ€™ultima, difatti, per quanto risalente a non molti anni fa, si รจ dimostrata inadatta per lโ€™adeguata lettura del dipinto: si รจ cosรฌ costituito un tavolo tecnico tra la Diocesi, la Parrocchia e lโ€™Amministrazione comunale per predisporre un nuovo sistema; la nuova illuminazione sarร  finanziata dal Comune, ed รจ in corso di verifica la possibilitร  di predisporne un sistema di attivazione anche dallโ€™esterno dellโ€™edificio, approfittando della bussola in vetro, per consentire di ammirare laย Deposizioneย anche quando la chiesa รจ chiusa al pubblico. Vale la pena di ricordare, del resto, che la Diocesi ha giร  impiegato nel passato circa 7mila euro dei fondi 8×1000 per la realizzazione di un moderno impianto antintrusione e di videosorveglianza di ultima generazione.

Il capolavoro biturgense di Rosso Fiorentino rientrerร  dunque non appena questi lavori saranno completati: auspicabilmente entro la prossima primavera; un โ€œultimo miglioโ€ che richiederร  ancora un piccolo, ulteriore sforzo finanziario di 5mila euro, necessari per il trasporto da Firenze, dove la pala รจ ancora custodita, e la sua collocazione sullโ€™altare maggiore di San Lorenzo.

ยฉ Riproduzione riservata

I piรน letti