Apre sabato 13 dicembre al Castello di Poppi la mostra “Paesaggi Assoluti” dell’artista Roberto Ghezzi, a cura di Anna Ricci e con le foto di Francesco Fedeli.
L’inaugurazione è in programma alle 17 e dopo il taglio del nastro, guidati dall’artista, si potranno conoscere da vicino le fasi del suo lavoro sul campo.
L’esposizione presenta un percorso di ricerca che intreccia arte contemporanea, osservazione scientifica e studio diretto degli ambienti naturali, e resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio.
Ghezzi, cortonese di nascita e apprezzato artista a livello internazionale, è noto per le sue “Naturografie”, opere realizzate attraverso l’interazione diretta tra superfici in tessuti naturali e gli ecosistemi in cui vengono collocate.
Negli ultimi anni ha lavorato in contesti differenti, dall’Italia al Nepal, dalla Groenlandia alla Patagonia, collaborando con ricercatori, parchi naturali e istituzioni scientifiche.
Il suo approccio si concentra sui processi e sulle trasformazioni spontanee del paesaggio, più che sulla rappresentazione tradizionale della natura.
Per “Paesaggi Assoluti” l’artista ha operato nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, uno dei complessi forestali più antichi d’Europa, un territorio caratterizzato da faggete, abetine storiche, boschi misti, torrenti e zone umide di grande interesse ecologico.
Le tele installate da Ghezzi nei diversi ambienti del Parco, dalle faggete d’alta quota alle abetine secolari, dai corsi d’acqua ai boschi umidi, sono rimaste esposte, da luglio a settembre 2025, agli effetti del tempo e agli agenti naturali.
Su di esse si sono depositati sedimenti, residui organici, tracce della fauna, microrganismi e variazioni dovute a luce, umidità e condizioni climatiche.
Le opere ottenute sono così divenute oggi esiti visivi di un processo in cui l’artista e l’ambiente agiscono insieme.
Il progetto è accompagnato dal contributo scientifico del Prof. Daniele Viciani dell’Università di Firenze, che evidenzia come ogni ecosistema lasci una “firma” diversa:
microambienti anche molto vicini tra loro possono produrre risultati differenti sulle superfici; le abetine storiche modificano la deposizione dei materiali in base ai gradienti di luce e umidità;
i torrenti imprimono segni diversi tra le parti sommerse ed emerse; le aree umide generano trame e accumuli particolari.
Il restauro delle tele è stato realizzato in collaborazione con Prof. Giorgio Capriotti dell’Università della Tuscia.
“Le Naturografie non rappresentano un paesaggio: sono il risultato di un processo condiviso con esso”, spiega Roberto Ghezzi.
“Ogni opera nasce dal rapporto diretto con un ambiente e dalle trasformazioni che esso produce nel tempo.”
“La mostra di Roberto Ghezzi” commenta il Sindaco di Poppi Federico Lorenzoni, “voluta e co-progettata dall’amministrazione, rientra in un percorso virtuoso di promozione della cultura, ma anche dei valori che questo territorio coltiva da secoli che sono quelli della tutela del patrimonio naturale e immateriale.
Il Castello dei Conti Guidi, simbolo del Casentino, diventa con questo evento di altissimo livello, il veicolo di un messaggio di unione, pacificazione e equilibrio tra l’essere umano, sempre proteso oltre il limite, e l’elemento naturale che quel limite lo invoca.
La cultura torna a Poppi come elemento distintivo, ma anche come mezzo virtuoso di promozione territoriale. Ringrazio la Regione Toscana, le aziende private che hanno contribuito e tutti coloro che hanno reso possibile questo evento”.
“Paesaggi Assoluti” è stato promosso e co-organizzato dal Comune di Poppi e il patrocinio del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, con il contributo e il patrocinio della Regione Toscana e il supporto di sponsor locali.
Fotografie di Francesco Fedeli

