A Partina un’orto botanico dedicato alle piante bibliche

Un luogo di memoria, conoscenza e spiritualità a servizio delle giovani generazioni nato grazie alla collaborazione con Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi per un investimento di 70 mila euro

A Partina, in un luogo di grande prestigio storico, ovvero vicino all’antica Pieve, sta nascendo uno speciale orto botanico dedicato alle piante bibliche ovvero Bosso Mirto, Cedro, Spino, Olmo, Olivo, Abete. 

Un progetto che è nato da una volontà precisa e da un sogno: quella del comune di Bibbiena di ripristinare uno spazio dedicato ai bambini e alle famiglie con la 21esima area verde del territorio, e il sogno di Padre Ugo, per anni archivista e bibliotecario del Monastero di Camaldoli.

Padre Ugo racconta:

Il luogo dove sta nascendo l’orto botanico, è molto prestigioso dal punto di vista storico perché sorge in un triangolo perfetto tra la Pieve di Partina- una delle più importanti del Casentino – la Mausolea, che ha mille anni di storia ed è collegata a Camaldoli, e poi c’è Contra che era la casa del Vescovo quando veniva a visitare il Piviere di Partina ed è addirittura precedente alla Fondazione di Camaldoli.

L’idea del giardino botanico è nata da un sogno che ho fatto durante la Vigilia di Natale e da qui è nato poi l’incontro con il Comune e tutto il resto”.

I lavori a questa 21esima area verde del nostro territorio stanno procedendo molto bene. Ci teniamo in modo particolare a investire in questi spazi di incontro e in questo caso in uno spazio a contatto con la natura e con la spiritualità.

Ringrazio il Parco Nazionale che ha creduto, con noi, in questo intervento nel quale abbiamo investito con la loro collaborazione, circa 70 mila euro.

Si tratta di una riqualificazione che sarà una porta fondamentale al Parco Nazionale in un crocevia di alto valore storico e della memoria, un luogo didattico per i giovani che avrà una grande importanza anche per il collegamento diretto con la ciclopista dell’Archiano che porta direttamente a Camaldoli. 

Ringrazio la comunità Monastica e Padre Ugo per aver collaborato in tutte le fasi, agli uffici del Comune e a Daniele Bronchi che ha seguito tutti i passaggi progettuali insieme al parco e alla comunità monastica”, spiega il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli.

Il luogo scelto per il giardino botanico delle piante bibliche – in cui ci saranno anche punti per meditare e pensare, panchine e un angolo dedicato ai bambini – è di particolare pregio storico, come spiegato da padre Ugo.

La Pieve di Partina è infatti la più importante del Medioevo, perché era quella che guardava verso la Romagna. Anticamente erano 28 le chiese dipendenti dalla Pieve di Partina.

Una porta di ingresso importante, dunque, per la spiritualità ma anche per il progetto di tutela della natura del Parco nazionale.

Il Bosso dell’umiltà, lo Spino della penitenza, l’Abete della contemplazione, l’Olivo della pace, il Cipresso della sapienza divina, il cedro della forza divina, l’Olmo della giustizia, il Mirto della benevolenza di Dio, presto adorneranno questa bellissima area verde che diventerà anche un laboratorio didattico e della memoria per le future generazioni.

L’Assessore Daniele Bronchi conclude:

Il lavoro fatto va nella direzione di unire più finalità che sono quelle della socialità, ma anche della conoscenza e della memoria.

Visitare il Parco nazionale passando da questo luogo diventerà, in qualche modo, un percorso di comprensione profonda che lega l’area protetta e la vita e la spiritualità camaldolese.

Un progetto che è stato anche profondamente importante per chi, come me, lo ha seguito fin dalla sua nascita”.

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