A Casa Masaccio la mostra “Passato e presente: la scatola di Dachau et cetera”

L'esposizione, promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno, resterร  aperta fino al 4 febbraio

Il 1ยฐ novembre del 2005 lโ€™Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito il โ€œGiorno della Memoriaโ€, stabilendo che il 27 gennaio di ogni anno siano ricordate e commemorate le vittime dellโ€™Olocausto.

Con questo spirito il Comune di San Giovanni Valdarno, nellโ€™ambito delle iniziative promosse per il โ€œGiorno della Memoria 2024โ€, propone in Casa Masaccio la mostraย Passato e presente: la scatola di Dachau et ceteradi Marco Fidolini, artista sangiovannese di fama internazionale, presente anche nella collezione comunale dโ€™arte contemporanea di San Giovanni Valdarno.

L’esposizione, allestita negli spazi di Casa Masaccio, centro per l’arte contemporanea, sarร  inaugurata domenica 7 gennaio alle 17 alla presenza del sindaco Valentina Vadi, dell’assessore alla cultura Fabio Franchi e dell’autore Marco Fidolini.

Significativa fin dal titolo, raccoglie opere composte tra il 2006 e il 2008 che rappresentano un viaggio dentro lโ€™orrore di una delle piรน grandi tragedie della storia. I disegni in grafite e le acqueforti ripropongono, senza nessun filtro e nessun compromesso estetizzante, le immagini reali della Shoah e della ferocia nazista, mentreย La scatola di Dachauย (polittico a scomparti mobili) fa precipitare lo sguardo dentro una paurosa spirale di suggestioni, fino a farlo incrociare con gli occhi terrorizzati e terrorizzanti dei prigionieri del campo di Dachau.

โ€œNellโ€™arte di Marco Fidolini – le parole del sindaco Valentina Vadi โ€“ i corpi si fanno memoria e la memoria si fa corpo, interrogando tutti e in primo luogo le giovani generazioni non solo su quanto รจ successo allโ€™interno dei campi di concentramento nazifascisti e sullโ€™assoluta necessitร  che tutto questo non si ripeta, ma soprattutto sulle tragedie del nostro tempo dove violazioni dei diritti umani, guerre, odi etnici, finanche genocidi, sono il sintomo piรน evidente di unโ€™amnesia che appare sempre piรน dilagante e tragicamente pericolosa dove torna a farsi spazio anche lโ€™aberrante concetto di razza.

Visitare la mostraย La scatola di Dachau โ€“ et ceteraย diventa perciรฒ un necessario atto di resistenza, una presa di posizione verso un mondo e una societร  che sembra stia perdendo i giusti punti di riferimento, che sta tornando a praticare dinamiche e a prospettare scenari che non si pensavano piรน possibili. Se la memoria รจ lo strumento che tutti abbiamo a disposizione per non ripetere gli errori fatti, lโ€™arte รจ la voce fuori dal coro, รจ il mezzo piรน alto e piรน potente per arrivare allโ€™animo umano e metterlo in guardia dai pericoli presenti e futuri, gridando, se necessario, il proprio sdegnoโ€.

โ€œQuestโ€™anno โ€“ aggiunge l’assessore alla cultura Fabio Franchi โ€“ abbiamo voluto usare proprio il ‘medium’ dellโ€™arte contemporanea โ€“ per la quale la nostra cittร  ha una spiccata vocazione, di lungo corso โ€“ per sviluppare una riflessione sul ‘Giorno della Memoria’, rivolta ovviamente al pubblico piรน ampio, ma in particolare alle studentesse e agli studenti delle scuole del nostro territorio. Marco Fidolini รจ artista di fama, alcune sue opere fanno parte della collezione di Casa Masaccio: questa esposizione rappresenta quindi un modo per riflettere su un tema di grande e dolorosa attualitร , attraverso la sensibilitร  e il linguaggio di un artista che รจ patrimonio anche della nostra cittร .

Non solo: le opere esposte sono state realizzate da Marco Fidolini tra il 2006 e il 2008, e, nonostante la distanza di quindici anni dalla loro realizzazione, mantengono inalterate โ€“ se non addirittura accresciute โ€“ la loro forza, la loro intensitร  espressiva, il loro intento di denuncia. Di piรน: in un mondo, quale quello degli ultimi mesi, come non mai lacerato da conflitti bellici, da odi etnici, da un dilagare imponente e impressionante di rigurgiti razzisti, a piรน di quindici anni dalla sua realizzazione lโ€™opera di Fidolini assume una forza di denuncia ancora piรน determinante, e fa comprendere come il rischio del ripetersi di immani tragedie storiche, quali la Shoah, non sia totalmente scongiurato, e spinge tutti noi a tenere alta la guardia e ad impegnarci per la tutela dei diritti umaniโ€.

La mostra, promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno, resterร  aperta e visitabile gratuitamente fino a domenica 4 febbraio.

โ€œNel 2010 โ€“ commenta l’artista Marco Fidolini โ€“ in occasione delle celebrazioni del Giorno

della memoria, scrivevo nellโ€™introduzione del catalogo per la mostraย La scatola di Dachauย alcune considerazioni sulle opere esposte sottolineando, al di lร  del tema centrale sullaย Shoahย e della ferocia nazista di quel genocidio, la volontร  di estendere il mio contributo civile di pittore ad un ventaglio piรน ampio di accadimenti e derive esistenziali del nostro tempo sigillate, appunto, in quella locuzione latina dellโ€™et cetera. Non mi pare che a distanza di oltre un decennio dal mio lavoro sulla terribile tragedia storica o sulle escursioni relative alle immagini dellโ€™attualitร  comprese in quel ciclo di opere, le drammatiche vicende del contesto socio-politico planetario abbiano percorso tragitti piรน umani e gloriosi. Sono convinto da sempre che il linguaggio dellโ€™arte debba anche incrociare lโ€™impegno e le istanze sociali e mi piacerebbe, come artista, consegnare questo messaggio anche ai nostri giovaniโ€.

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