Monterchi: il Presepe Vivente nel paese di Piero della Francesca

Tra le sue colline che sembrano custodire ancora i passi di Piero della Francesca, si prepara a riaccendere la magia del Natale con il Presepe Vivente di Le Ville, uno degli appuntamenti più suggestivi dell’intera Valtiberina.

Le nuove date sono 26 e 28 dicembre e 1, 4 e 6 gennaio, sempre dalle 17:15 alle 19:15, quando il buio scende sul borgo e la storia riprende vita.

A Le Ville, piccola frazione di Monterchi, un percorso di circa un chilometro si trasforma in un viaggio nella Palestina di duemila anni fa.

Non semplici scenografie, ma veri quadri viventi: artigiani che forgiano il ferro, donne che filano, panificatori che impastano, pastori che controllano il gregge, fino agli accampamenti dei soldati e alla corte di Erode.

Tutto illuminato solo da torce, bracieri e fuochi che restituiscono un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo.

È il frutto di un impegno che dura dodici mesi: un intero paese che lavora insieme per trasformare il presepe in un’esperienza potente, capace di emozionare adulti e bambini.

E quando il visitatore entra nel percorso, la narrazione lo avvolge lentamente: le voci basse dei figuranti, il crepitio delle fiamme, i rumori degli animali, i profumi delle botteghe. Un invito a rallentare, a osservare, a sentire davvero il Natale.

E poi c’è Monterchi, che veglia dall’alto come una tranquilla custode del Rinascimento.

Chi arriva qui non può ignorare la presenza della Madonna del Parto, capolavoro assoluto che Piero della Francesca dedicò alla madre originaria proprio di questi luoghi.

Un’opera che parla di attesa, nascita e speranza: temi che risuonano perfettamente con il cammino del presepe.

Il percorso presepiale è un piccolo teatro en plein air dove ogni scena ha la sua storia.

Ci sono i lebbrosi che si muovono nell’ombra, i centurioni che controllano le strade, il palazzo di Erode con i suoi splendori, i pastori con il fuoco acceso, il mulino dell’olio dove le olive vengono frante con l’aiuto di un asinello paziente.

E naturalmente la Natività, cuore pulsante dell’intero itinerario, dove bue e asinello vegliano sulla Sacra Famiglia.

Chi sceglie Monterchi per le festività trova un borgo che d’inverno diventa ancora più raccolto, più intenso, più vero.

Arte, spiritualità, tradizione e paesaggio si intrecciano per creare uno dei presepi viventi più affascinanti della Toscana.

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