Concluso il restauro della facciata della Pieve di Santa Maria

Si sono conclusi i lavori di restauro e consolidamento della superficie lapidea della facciata principale della Pieve di Santa Maria Assunta in Arezzo, uno dei gioielli d’arte e della fede più preziosi per la Chiesa diocesana e la comunità di Arezzo, un edificio tanto bello, quanto fragile.

La facciata, dal piano del sagrato fino al terzo loggiato compreso, è stata sottoposta a un complesso ciclo di interventi con pulitura, consolidamento e successiva protezione del paramento lapideo.

L’intervento, che si è protratto per circa nove mesi, si è concluso nei tempi previsti ed è stato reso possibile grazie a donazioni private, tra cui spicca quella di 1.000.000 di euro effettuata da Patrizio Bertelli, Presidente del Gruppo Prada, alla parrocchia.

“Sono felice che in tempi ragionevolmente brevi si sia arrivati a questo bel risultato – dice il vescovo Andrea Migliavacca -.

Sono grato alla Soprintendenza per la celerità con cui è stata trattata la pratica, al dott. Bertelli per il contributo che rende possibile questo intervento, a don Alvaro e al nostro ufficio beni culturali e quello tecnico per aver seguito le procedure e a tutti coloro che si sono attivati.

Si tratta di un intervento reso possibile grazie all’interessamento e al contributo di tanti, a partire dalla parrocchia, la Soprintendenza, il Comune, i tecnici e impresari e alcuni finanziatori che, compreso il valore dell’opera, non hanno fatto mancare un concreto aiuto.

Tra i tanti va anche da parte mia ringraziato Patrizio Bertelli del gruppo Prada per il suo decisivo e importante intervento di finanziamento.

Una chiesa come è la Pieve è patrimonio della diocesi, ma anche di tutta la città di Arezzo. Essa custodisce e riassume il racconto di secoli di storia e di fede, di vicende di vita e di volti che hanno varcato la sua soglia per trovare pace, speranza, consolazione e l’incontro con il Signore della vita.

La facciata in particolare racconta queste tracce di Vangelo e di fede, di storia cristiana e di sguardo alla città”.

“La Pieve ci rammenta quanto importante sia continuare a perseguire gli obiettivi di una proficua collaborazione tra lo Stato e la Chiesa, secondo quanto previsto dall’Accordo di revisione del Concordato del 1984, dalle Intese Ministero e CEI del 1996, 2000 e 2005, tradotta in concrete azioni di tutela e valorizzazione – spiega il Soprintendente arch. Gabriele Nannetti –.

La necessità di procedere celermente con sostanziosi interventi conservativi sull’imponente monumento, segnato però da una fragilità intrinseca nel materiale lapideo che lo caratterizza, ha favorito l’attivazione di fondamentali sinergie tra la Diocesi, la Soprintendenza e l’imprenditoria locale.

All’intervento di restauro conservativo eseguito sulla facciata principale, condotto dalla Diocesi, si affianca quello della Soprintendenza, finalizzato alla riduzione della vulnerabilità statica e sismica del campanile, dell’abside e del transetto”.

Il restauro sulla facciata della Pieve ha previsto, ove indispensabile per motivi strutturali, la reintegrazione delle parti fortemente degradate e la sostituzione del fusto della colonna del secondo loggiato spezzatosi il 12 giugno 2023.

Un lavoro effettuato con materiale lapideo identico o comunque somigliante all’originale in modo da garantire la distinguibilità dell’intervento di restauro, contemperando al tempo stesso l’esigenza storica con quella estetica e strutturale.

Nell’esprimere la soddisfazione per il compimento di questo intervento, si auspica altresì che si avviino al più presto i lavori previsti dal Ministero per l’ulteriore e necessario restauro della Pieve.

Il progetto di restauro della facciata principale della Pieve di Santa Maria Assunta in Arezzo e delle opere architettoniche è a cura dell’architetto Lorenza Carlini e insieme a Sandro Ceccolini, direttrice operativa;

i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Capannini Massimo e Alessandro; l’ingegner Gaetano Parisi, è stato il responsabile per la sicurezza; gli Uffici della Curia hanno seguito passo passo tutti i lavori e la cura del volume commemorativo.

Con sincera gratitudine desidero esprimere il mio ringraziamento a coloro che ci hanno permesso di arrivare oggi al traguardo del restauro della facciata della Pieve.

In particolare il cavalier Patrizio Bertelli, antico parrocchiano e come Giorgio Vasari, legato da sempre alla Pieve e testimone delle gioie e dei dolori della sua famiglia, insieme al ringraziamento all’avvocato Gatteschi, prezioso tramite.

La ditta AEC Illuminazione s.r.l. per le luci della facciata. Il Rotary Club Arezzo Est per la costruzione della bussola in vetro con particolare ringraziamento al signor Marco Montini, promotore e finanziatore dell’iniziativa e all’attuale presidente dott.ssa Paola Falcone.

La Banca Crédit Agricole Italia per il restauro dei tre portoni settecenteschi della Pieve e le spese di realizzazione del volume dedicato all’evento di inaugurazione.

La ditta Novart s.p.a. di Maurizi Claudia. La ditta Oro Flash s.r.l. di Paffetti Mauro. Un ringraziamento particolare va ai vari benefattori che con la loro offerta anonima hanno contribuito a questo importante traguardo.

Un grazie al cavaliere Alberto Papini del Rotary Club Arezzo, prezioso collaboratore per tutte le iniziative di restauro.

Un doveroso ricordo va a una persona che si è prodigata lungamente per questo progetto, il signor Romolo Bianchini recentemente scomparso.

Un grazie inoltre va a tutti coloro che hanno contribuito a una rapida soluzione del complesso restauro.

© Riproduzione riservata

I più letti