L’Arma prosegue nell’Alta Valtiberina i servizi di controllo del territorio e di contrasto allo spaccio di stupefacenti.
Proprio durante uno di questi servizi, un italiano, di 43 anni, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare per una condanna conseguente a un’indagine in materia di droga condotta sempre dai Carabinieri, è finito nella rete dei militari di via del Prucino.
L’uomo era stato sorpreso dai militari dell’Arma, durante un servizio di controllo del territorio, al di fuori della propria abitazione e, proprio per questo, era stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.
Ottenuto il provvedimento, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Firenze, i Carabinieri di Sansepolcro si sono presentati presso la sua abitazione per prelevarlo e condurlo in carcere.
All’arrivo dei militari dell’Arma l’uomo, tuttavia, ha assunto un atteggiamento alquanto insolito, sembrando quasi di voler seguire in tutta fretta i Carabinieri per essere condotto presso la casa circondariale di Arezzo, pur di lasciare la propria abitazione.
I militari dell’Arma, insospettitisi, hanno eseguito un’accurata perquisizione domiciliare, rinvenendo circa 200 grammi di cocaina, suddivisa in panetti e 18 dosi già confezionate e pronte per essere spacciate.
Oltre alla cocaina che, immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 17mila euro, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato un bilancino di precisione per la pesatura dello stupefacente, nonché 1.100 €uro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, per il cui possesso l’uomo, che risulta disoccupato, non ha fornito alcuna giustificazione ai carabinieri.
Immediatamente arrestato e portato in carcere ad Arezzo, l’uomo dovrà rispondere davanti alla magistratura aretina di detenzione ai fini di spaccio.
La suddetta comunicazione è fatta nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

