Oltre all’ordinaria attività di controllo del territorio ad opera degli equipaggi in borghese e delle Volanti della Quesura, continua incessante anche l’attività di natura amministrativa della Polizia di Stato, impegnata sul fronte dell’immigrazione irregolare e delle misure di prevenzione nei confronti di persone ritenute pericolose.
Tra ieri e oggi sono stati allontanati due cittadini stranieri, di cui un pakistano e uno originario della Repubblica Dominicana, gravati di precedenti, irregolari e non aventi più titolo per rimanere in Italia.
In particolare, il primo è stato accompagnato dal personale della Questura presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio, a Potenza, in attesa di essere riportato al suo paese.
Particolarmente intesa è stata anche l’attività della Divisione Anticrimine, l’Ufficio interno alla Questura di cui il Questore si avvale per l’adozione di provvedimenti volti a prevenire la commissione di reati.
Grazie all’attività di controllo del territorio delle Volanti, ai vari interventi degli equipaggi, unitamente alle molteplici segnalazioni che provengono dall’Arma dei Carabinieri, solo nell’ultima settimana sono stati adottati 5 avvisi orali nei confronti di altrettante persone ritenute pericolose per varie condotte di cui si sono resi responsabili, con i quali sono stati sostanzialmente intimati al rispetto delle regole e a comportarsi bene.
Inoltre, sono stati firmati dal Questore 4 ammonimenti, che hanno visto come destinatari soggetti autori di atti minacciosi, persecutori e di danneggiamento nei confronti di congiunti o ex compagne, con l’obiettivo di rivolgere loro un avvertimento formale di cessare immediatamente questi comportamenti per evitare che degenerino in reati più gravi, pena l’irrogazione di pesanti sanzioni.
Infine, sono stati adottati 2 Dacur (divieto di accesso alle aree urbane) nei confronti di due soggetti stranieri che sono stati arrestati in flagranza nei giorni scorsi per un’attività di spaccio:
al di là del procedimento penale connesso alle rispettive vicende, agli stessi è stato vietato di frequentare le aree urbane della città ove erano stati sorpresi dagli operatori di polizia nella loro attività illecita.
