“Con una nuova interrogazione urgente in Consiglio Comunale, ho sollevato forti perplessità sulla gestione dei canoni di locazione relativi agli immobili comunali assegnati a privati per attività commerciali, in pratica locali bar.
Tale interrogazione è sostanzialmente l’atto secondo di una vicenda già affrontata lo scorso marzo e rispetto alla quale l’assessore ha risposto a fine agosto. Il rischio che pare profilarsi è una situazione di mancate riscossioni.
Se un ente pubblico è tenuto valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, anche attraverso la messa a reddito, è così che si procede?
Secondo i dati in mio possesso, solo due attività su otto sono risultate in regola con il pagamento dell’affitto/concessione a fine agosto 2025 e solo a una delle sei attività morose sarebbe stato inviato un sollecito di pagamento.
Chiedo dunque chiarimenti immediati e documentati in merito alle azioni intraprese dall’amministrazione comunale dal momento in cui ho ricevuto risposta alla prima interrogazione a oggi, visto che sono passati tre mesi e in tre mesi qualcosa si può fare.
Tipo recuperare i crediti o motivare perché non si agisca in tal senso oppure si preferisca venire incontro rateizzando i canoni o rideterminandoli.
In soldoni si tratta pur sempre di 80.000 euro e qualche delucidazione poteva arrivare dall’assessore anche durante la seduta in aula di ieri quando ha annunciato invece risposta scritta, che spero pervenga in tempi brevi e non con molti mesi di ritardo come sono soliti fare, rispetto a una vicenda da lui non certo ignorata”.

