Avete per caso trovato un fiocco rosso in qualche angolo della nostra città? Vi chiedete cosa rappresenta e chi l’ha lasciato?
“È una testimonianza di impegno, passione e speranza; è una richiesta di rispetto lasciata dagli studenti e dalle studentesse che hanno partecipato al progetto “Vivere alla pari”, un bellissimo percorso sul rispetto delle differenze”, dichiara Alessandra Capizzi, coordinatrice del progetto educativo.
“È una traccia che diventa espressione artistica semplice e intensa; un segno che nella Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne diventa voce collettiva, richiamo alla libertà di scelta, al diritto a una vita senza ricatti”.
Il laboratorio artistico dei “Fiocchi Rossi” è ideato e curato da Silvia Martini, che commenta: “Questo progetto non è solo un omaggio al 25 novembre, ma un investimento nel futuro.
I nostri studenti hanno dimostrato grande sensibilità, trasformando una riflessione dolorosa in un messaggio di speranza e impegno concreto.
I ‘Fiocchi Rossi’ sono la loro promessa per un mondo più equo e libero dalla violenza.”
La loro simbolica liberazione in città conclude un progetto articolato, promosso dalle educatrici di Legambiente, ACB Social Inclusion e NoMad Filodramma e realizzato nelle scuole Cesalpino, IV Novembre, Piero della Francesca, F. Severi, Fossombroni, G. Vasari e Sante Tani.
Un percorso educativo realizzato grazie all’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Arezzo, rivolto a ragazzi e ragazze delle scuole Secondarie di I°, con una sperimentazione in una classe quinta della Primaria.
Dodici classi che si sono messe in gioco per confrontarsi, discutere, esprimere idee ed emozioni sul tema delle relazioni, del rispetto delle differenze in generale e delle differenze di genere in particolare.
Un percorso interattivo e coinvolgente che è partito dalle relazioni all’interno della classe e si è aperto alle riflessioni sull’attualità, sugli stereotipi legati ai ruoli femminili e maschili, alla non completa realizzazione dei diritti costituzionali basati sulla parità nella vita privata e professionale.
E infine, ha portato alla riflessione sul tema delle violenze. Per andare al di là delle notizie sconvolgenti che giungono ogni giorno sulle violenze sulle donne e che sottolineano spesso con toni sensazionalistici situazioni estreme e drammatiche.
Per cercare di capire, di riconoscere i segnali di relazioni sane e relazioni critiche. Un’occasione per confrontarsi sulla necessità di un’educazione e di una cultura diversa.
La creazione finale è, come detto, un’installazione d’arte che utilizza il fiocco rosso, realizzato con tulle e nastri, per rappresentare la passione, l’energia e la forza vitale delle donne, la leggerezza e la speranza:
l’anelito a un futuro in cui la violenza sia un pallido ricordo. L’augurio di una vita libera e colorata per tutte le donne.
Il progetto “Vivere alla pari” è finanziato dal Comune di Arezzo con il “Bando 2025 per l’erogazione di contributi diretti rivolto ad enti/associazioni per la realizzazione di progetti a contrasto della violenza di genere e per la diffusione di una cultura di genere”

