Filippo Vagnoli firma la petizione del Nuovo Sindacato Carabinieri

Filippo Vagnoli ha firmato la petizione promossa dal Nuovo Sindacato Carabinieri, unโ€™iniziativa importante per chiedere piรน tutele e dignitร  a chi ogni giorno indossa una divisa per difendere la nostra sicurezza.

Vagnoli ha commentato: โ€œCredo profondamente nel valore di chi serve lo Stato, donne e uomini che, con sacrificio e dedizione, garantiscono la serenitร  delle nostre comunitร . Un piccolo gesto di riconoscenza e rispetto verso chi ogni giorno si mette al servizio degli altriโ€.

Per chi volesse unirsi allโ€™appello del Sindaco Vagnoli nel sottoscrivere la petizione, puรฒ seguite questi semplici passaggi: si puรฒ firmare online accedendo con SPID al link

 https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/5000003

oppure in presenza presso lโ€™Ufficio Elettorale del Comune di Bibbiena.

La Proposta di Legge mira a superare l’ingiustizia dell'”Atto Dovuto” e a garantire tutele legali e professionali concrete a tutti gli operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate nell’esercizio delle loro funzioni.

Gli obiettivi principali perseguiti dalla petizione sono i seguenti:

1) No iscrizioni automatiche: sostituire la prassi dell'”atto dovuto” con un nuovo sistema che rafforzi la presunzione di legittimitร  delle azioni in servizio.

2) Copertura spese legali: istituzione di un Fondo Nazionale per coprire direttamente e integralmente le spese legali e di consulenza tecnica per i fatti connessi al servizio, eliminando l’onere di anticipazione da parte dell’operatore.

3)Tutela della carriera: sterilizzare gli effetti negativi (sospensioni cautelari, blocco avanzamenti e trasferimenti) sulla carriera del personale fino a sentenza irrevocabile di condanna.

4) Responsabilitร  dell’Amministrazione: porre il risarcimento civile, in caso di fatti commessi in servizio, a carico dell’Amministrazione (salvo dolo o colpa grave accertati).

Questa proposta mira a garantire la necessaria serenitร  a chi rischia la vita per la sicurezza della collettivitร , liberando il personale dal “calvario” di spese e incertezze professionali.

La proposta non persegue trattamenti di favore, o lโ€™istituto dello โ€œScudo Penaleโ€ o lโ€™eliminazione dellโ€™ โ€œAtto Dovutoโ€, strumento giuridico di garanzia nei confronti degli operatori, ma delinea un sistema di tutele da parte dello Stato, per il quale essi stessi operano.

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