Nasce l’Orto Comunitario Biologico di Arezzo a San Leo

Al via l’esperienza del primo Orto Comunitario Biologico di Arezzo. Il progetto è promosso dell’associazione Maturamente che ha concretizzato una rete con più realtà pubbliche e private per dar vita a uno spazio multifunzionale con una triplice finalità produttiva, sociale e formativa, offrendo un luogo dove la coltivazione di ortaggi e piante biologiche diventa strumento di relazioni, fiducia e senso di appartenenza alla comunità.

Orto Comunitario Biologico di Arezzo a San Leo
Nasce l’Orto Comunitario Biologico di Arezzo a San Leo

Le porte dell’Orto Comunitario Biologico, realizzato in via del Casolino a San Leo, sono aperte a cittadini e famiglie che avranno tempo fino a mercoledì 10 dicembre per candidarsi per l’assegnazione di un lotto di terra e per contribuire in modo attivo alla gestione condivisa degli ambienti.

«L’Orto Comunitario Biologico di Arezzo – commenta l’assessore Alessandro Casi, – rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra cittadini, associazioni, istituzioni e realtà del territorio possa generare valore vero per la nostra città.

Non si tratta solo di uno spazio verde condiviso, ma di un luogo che promuove inclusione e partecipazione dove la sostenibilità diventa pratica quotidiana e occasione di crescita collettiva.

Come amministrazione siamo orgogliosi di sostenere un progetto capace di unire rigenerazione urbana, educazione ambientale e solidarietà: un modello virtuoso che guarda al futuro con responsabilità e visione».

La nuova esperienza dell’Orto Comunitario Biologico è stata presentata da Maturamente nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione di tutti i partner coinvolti tra collaborazioni e patrocini tra cui la Fondazione Il Cuore si scioglie, la Sezione Soci Coop di Arezzo e la Fraternita dei Laici.

L’avvio del progetto è stato anticipato dall’installazione e dalla preparazione degli appezzamenti, trovando poi seguito nella pubblicazione del bando di assegnazione dei lotti disponibile sul sito maturamente.org/bando e con l’invito aperto a tutti a diventare protagonisti attivi della crescita dell’orto e della comunità con idee, energie e competenze.

Questo spazio sarà animato da una funzione produttiva per permettere a bambini, giovani, pensionati e disoccupati di produrre personalmente frutta e verdure di stagione, da una funzione sociale per promuovere socialità, inclusione e incontri intergenerazionali per lo scambio di conoscenze, e da una funzione formativa per condividere tecniche orticole, valori ecologici, abitudini di vita sana e principi di sostenibilità urbana.

«La terra diventa strumento di incontro, inclusione e partecipazione – aggiunge Lucia Massini, presidente di Maturamente. 

L’Orto Comunitario Biologico di Arezzo vuole essere un modello replicabile di rigenerazione urbana e innovazione sociale, in cui l’agricoltura sostenibile si trasforma in un laboratorio di solidarietà, educazione ambientale e cittadinanza attiva.

Il progetto mostra come la collaborazione tra imprese, enti pubblici e realtà del territorio possa generare valore condiviso e restituire alla città uno spazio dove crescere insieme, nel rispetto della natura e delle persone».

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