Richiamare l’attenzione su una realtà che riguarda milioni di famiglie nel mondo. Ad Arezzo la Asl Toscana Sud Est partecipa con un appuntamento dedicato ai bambini nati pretermine e ai loro genitori, valorizzando il lavoro dille professioniste e dei professionisti della Neonatologia e il ruolo delle associazioni che sostengono quotidianamente i reparti.
L’appuntamento è per oggi, lunedì 17 novembre, alle ore 17 all’interno del Salone della Parrocchia di Pescaiola (via Alessandro del Borro 49).
Qui il Comitato Aretino Neonatologia APS, insieme alle associazioni Cuore di Maglia e Latte di Mamma, organizza “La Festa di Neonatologia”, un pomeriggio per ritrovarsi, condividere esperienze e far divertire i più piccoli con lo spettacolo dei clown de La Tribù dei Nasi Rossi.
La prematurità rappresenta una delle principali sfide sanitarie globali: un neonato su 10 nasce prematuro e ogni anno nel mondo oltre 13 milioni di bambini vengono alla luce prima delle 37 settimane di gestazione.
In Italia sono circa 25.000 i nati prematuri ogni anno. Questi neonati, non avendo ancora completato il proprio sviluppo, possono necessitare di assistenza altamente specializzata all’interno delle Unità di Patologia Neonatale e Terapia Intensiva Neonatale (TIN), dove la presenza dei genitori è parte integrante del percorso di cura.
«Ogni neonato ha diritto alle cure migliori possibili, indipendentemente da quando viene al mondo e da dove nasce – sottolinea la dottoressa Letizia Magi, direttrice UOC Neonatologia e Terapia intensiva neonatale Ospedale San Donato di Arezzo -.
La prematurità non è solo una condizione clinica, ma un percorso che coinvolge profondamente tutta la famiglia.
Il nostro compito è garantire assistenza altamente qualificata, ma anche ascolto, vicinanza e supporto ai genitori.
Questa giornata è un invito a ricordare il valore della collaborazione tra professionisti, associazioni e famiglie, e a continuare a costruire una rete che protegga e accompagni i nostri piccoli guerrieri».
«Quest’anno vogliamo dedicare la Giornata a tutti quei neonati che nascono nelle zone di guerra e ai quali, proprio per questo, non è garantita la stessa assistenza che hanno i piccoli nati in altre zone del mondo – aggiunge Letizia Magi -.
Il cuore viola, che è il colore che ricorda questa giornata, quest’anno è listato di nero proprio per richiamare l’attenzione sulle guerre ed esprimere solidarietà a tutti coloro che non possono beneficiare della stessa assistenza.
Con questo cuore testimoniamo la nostra adesione al flash mob dei Sanitari per Gaza pensando ai bambini vittime di tutte le guerre che ci sono in questo momento nel mondo».