Menchetti: Via Filzi necessario approfondimento e risposta a Sacchetti

E’ evidente anche ai più distratti che la lettera della BCC Leasing non è nata per caso o venuta dal nulla, ma è probabilmente figlia di un “contatto” portato avanti nel tempo tra il Comune di Arezzo e la BCC Leasing stessa.

Insomma, non si scomoda a caso il direttore generale della BCC Leasing se le parti non abbiano deciso di esplorare un’ipotesi di accordo transattivo.

Quando il direttore generale della BCC Leasing nella sua lettera parla di “definitiva soluzione dell’intera vicenda” o di “soluzione condivisa” a cosa si riferisce se non evidentemente ad un accordo transattivo?

E’ lecito dunque pensare che un confronto tra le parti per addivenire ad una soluzione bonaria ci sia stato eccome.

La conferma della volontà da parte del Comune di Arezzo di trovare un accordo con la Banca risulta dalla delibera di Giunta comunale n. 429 del 12 settembre 2023 dove la Giunta comunale (presente anche l’Assessore Sacchetti in quella occasione) dà atto in questo documento che si era svolto un incontro in data 4 settembre 2023 da “remoto, chiesto da ICCREA Banca Impresa Spa”, e stabilendo di supportare la dirigente responsabile del procedimento della nuova sede della caserma della Polizia Municipale di Arezzo “avvalendosi del supporto degli Uffici comunali competenti in materia legale, finanziaria, e di appalti di lavori pubblici” (…) “circa la possibilità di una soluzione in bonis”. 

L’Assessore non se lo ricorda questo passaggio?

Quando l’Assessore Sacchetti dice che non è stato “speso un solo euro pubblico” da parte del Comune di Arezzo per il progetto della nuova caserma di via Filzi, dimentica tutte le maestranze ai dipendenti comunali che sono stati a vario titolo chiamati a collaborare su questo “sogno” e dimentica – o forse non sa – che il Comune ha pagato anche tutti i professionisti a vario titolo coinvolti nel progetto, ad esempio per l’incarico delle opere strutturali, per le opere impiantistiche, per il collaudo tecnico amministrativo e statico, per l’indagine georadar per verificare la presenza di ordigni bellici nell’area del cantiere, per il coordinatore della sicurezza in cantiere, per la direzione dei lavori, etc.

L’Assessore dimentica anche che con due provvedimenti pubblici, rispettivamente il n. 3210 del 13.12.2024 e il n. 3340 del 23.12.2024 la dirigente del progetto in questione, in qualità di Rup, ha dato incarico ad una società specializzata di supportarla nello studio del “riequilibrio finanziario, nella convenienza e nella fattibilità della procedura” in questione per oltre 11mila euro e la stessa Rup si è anche fatta assistere da un primissimo studio legale di Firenze in materia di diritto amministrativo in merito “all’ipotesi di prosecuzione del rapporto” per il progetto in questione con un esborso di oltre 7mila euro.

Domanda: poiché ci sono il Servizio finanziario del Comune di Arezzo e il Servizio legale dell’ente, che bisogno c’era di spendere altri soldi degli aretini per avere queste ulteriori e costose consulenze?

Suggerisco all’Assessore di controllare meglio i conti dell’ente perché se non se li ricorda è grave, essendo pagato per amministrare il Comune.

E se non è informato è ancora peggio perché allora vuol dire che in Comune manca una leadership autorevole. In ogni caso i cittadini aretini pagano per tutto questo progetto inutile. 

La terza: la prossima Amministrazione e il progetto di via Filzi.

L’Assessore afferma che l’Amministrazione che verrà, deciderà dove fare la nuova caserma della Polizia Municipale.

Certo, Sacchetti con questa affermazione si porta davvero molto avanti, dimenticando il Consiglio comunale aperto dell’8 luglio 2025 e quello che nell’occasione i cittadini esasperati hanno chiesto. 

A mio avviso si potrebbe decidere anche di non farla. Infatti, oltre all’individuazione dell’area di via Tagliamento come sede più adatta per la nuova caserma della Polizia Municipale, si potrebbe anche valutare – perché no – di ristrutturare l’immobile attuale, tra l’altro ipotesi gradita ai dipendenti per la possibilità di parcheggio e la posizione strategica.

La quarta: l’Assessore definisce il progetto di via Filzi come un’operazione complessa.

La scelta di via Filzi non è un’ “operazione complessa”, è semplicemente assurda per questo tipo di intervento, tanto da essere incomprensibile e inspiegabile per tutti.

Solo il Sindaco, con la colpevole complicità della sua giunta e della sua maggioranza, vuole proseguire in questo percorso lontano da ogni  logica.

Ribadisco che il progetto di via Filzi è stato un fallimento politico-amministrativo personale del Sindaco, in primis, e di tutta la sua giunta che non lo ha fatto desistere da tale idea che sta portando nel baratro politico tutta la maggioranza. 

Notate che non una voce si è alzata per difendere il progetto del Sindaco su via Filzi, ad eccezione dell’Assessore, vittima politica designata e sacrificabile sull’altare di tale fallimento, segno evidente che tra le righe quasi tutti pensino che è inutile, dannoso per i cittadini, per gli utenti e soprattutto per le casse comunali che si riempiono con i contributi di tutti noi.”

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