“A volte i voti contano di più, a volte di meno. Ma l’importante è che dietro quei numeri ci siano sempre storie, volti, parole, fiducia. E quella non si compra, non si promette: si conquista, giorno dopo giorno”.
Con queste parole Francesco Romizi, candidato capolista di Alleanza Verdi e Sinistra nella provincia di Arezzo, ha commentato il risultato elettorale delle regionali toscane.
«Siamo in una delle province più difficili della Toscana, dove il vento soffia da molti anni in una direzione che non è la nostra.
Eppure, nella città capoluogo abbiamo confermato i voti di Arezzo2020 e portato uno dei migliori risultati di AVS in Toscana.
In provincia abbiamo iniziato un percorso che, in un’elezione corsa da tantissimi sindaci e amministratori, non poteva dare subito i primi frutti.
Tutto questo in un contesto di astensionismo altissimo, mai registrato prima a queste latitudini».
Romizi ha ottenuto 2043 preferenze personali, uno dei risultati più alti per AVS in Toscana. «Dietro quel numero – ha spiegato – c’è una comunità: fatta di persone vere, idee e fiducia reciproca.
Questa campagna è stata bella ma anche senza tempo, senza soldi, senza apparati. Solo idee nude e una buona dose di testardaggine».
Un risultato che, sottolinea, «arriva nonostante la disparità di mezzi. C’è chi può contare su poteri forti, risorse e strutture;
noi abbiamo avuto un’altra ricchezza: la libertà di pensare, di parlare, di credere.
Qualcuno direbbe che siamo stati “solo” con le nostre forze. Io dico: finalmente. Perché è lì che capisci se ci credi davvero, quando nessuno ti spinge dietro e ogni incontro, ogni parola detta in piazza pesa per intero».
Romizi rivendica il valore del risultato come base di partenza: «Abbiamo tenuto, convinto, seminato.
E in una Toscana che spesso sembra distratta, le nostre idee sono arrivate lo stesso. Non mi sono mai sentito solo, anche quando sembrava di esserlo.
C’erano le persone, una comunità consapevole, viva, riconoscibile. La prova che un’altra politica è possibile, e che esiste già».
Infine un sentito ringraziamento ai «dirigenti, amici e simpatizzanti che si sono spesi per fare ciò che sentivano giusto. E agli elettori, che hanno scelto con convinzione una proposta libera, concreta e coerente».