“In occasione del Consiglio comunale del 24 luglio 2025 ho riportato all’attenzione dell’Amministrazione le interruzioni del servizio del forno crematorio di Arezzo che mi erano state segnalate e che erano apparse nei media locali.
Feci lo stesso a maggio 2021, segno evidente che è un’abitudine ahimè conclamata.
Infatti ad inizio di quest’anno – e poi nel mese di luglio – il forno crematorio ha avuto problemi di funzionamento, nel secondo caso costringendo una famiglia a portare a Cesena la salma del loro caro per essere cremata.
Il fatto è che nel forno crematorio esiste una sola linea, ragion per cui, in caso di manutenzione periodica, il servizio non viene fornito.
La soluzione a tale problema potrebbe essere la realizzazione di una seconda linea oppure di un sistema di refrigerazione per le salme in attesa di essere cremate.
In tutti questi anni l’Amministrazione non ha saputo o voluto prendere una decisione a riguardo, lasciando gli aretini in balia del destino in un momento così delicato – quello dell’addio ad una persona cara – invece di supportarli rendendo quello del forno crematorio un servizio sempre funzionante e disponibile.
Peraltro anche dal punto di vista economico, tale servizio è certamente fondamentale per la Multiservizi in quanto sempre più persone ricorrono alla cremazione anziché alla tumulazione per cui il suo mancato funzionamento esercita una diretta influenza nel risultato annuo d’esercizio.
Risultato che guarda caso nel 2024 ha subìto un drastico calo dopo tre anni caratterizzati da stabilità con utili tra i 66 e gli 88mila euro.
A questo punto i 40.349 euro del bilancio previsionale 2025 saranno confermati, viste tutte le interruzioni subite dal forno crematorio?”