Entrare nelle viscere del Monte Cucco, una delle aeree speleologiche piรน importanti dโEuropa, perlustrare metro per metro la forra del Rio Freddo e scoprire nuove grotte.
Il gruppo valtiberino Cens Speleo del Cai di Sansepolcro da oltre quarantโanni esplora gallerie e caverne, sulle tracce di Gian Battista Milani, che pubblicรฒ le sue prime ricerche a fine Ottocento proprio per il Cai.
Un lavoro di ricerca lungo e paziente, invisibile ai piรน, che ora sarร raccontato in un viaggio per immagini con la mostra fotografica “Monte Cucco, Rio Freddo e le sue grotteโ nel Palazzo Pretorio di Sansepolcro dal 4 al 12 ottobre con inaugurazione sabato 4 ottobre alle 15.
โEโ il coronamento di un lavoro di esplorazione ricominciato venticinque anni fa nella profonda forra di Rio Freddo – spiega lo speleologo Luca Poderini – ricca di cavitร , ingressi e tagli naturali creati dallโazione chimica delle acque.
Noi speleologi, amanti dellโesplorazione, quando ci imbattiamo in aperture sulla parete cerchiamo subito di capire se si tratti di un ingresso a cavitร .
E infatti oltre a quelle giร conosciute, come la famosissima Grotta Boccanera, abbiamo scoperto nuove grotte che nascondevano tesori di natura archeologica, come alcuni focolari, vasellame dellโetร del bronzo e reperti ora al museo di Costacciaro.
Ma anche fossili, resti di ossa dellโorso delle caverne, animale estinto da almeno 25mila anni, resti di stambecco a testimonianza del clima rigido dellโultima glaciazione, concrezioni di materiale organico, colonie batteriche, filamenti vegetaliโ.
Materiale prezioso che arricchisce la conoscenza di questo sistema ipogeo fra i piรน estesi dโEuropa attraverso una quarantina di scatti che regaleranno un viaggio nelle viscere della terra.
La mostra, organizzata da Comune di Sansepolcro, sezione Cai di Sansepolcro e gruppo speleo Valtiberino Cens, sarร visitabile dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 a ingresso libero.