Laura Chieli: ”Con Tomasi possiamo avere voce in Regione”

”Alessandro Tomasi sta salendo la china dei consensi, gli ultimi sondaggi – effettuati per conto della sinistra peraltro – parlano chiaro: si riduce la forbice tra lui e Giani e il processo di ascesa è in progressione continua, contrariamente alla narrazione che arriva da sinistra. Del resto chi si documenta nei social o va a conoscere di persona il nostro candidato incontra una persona, concreta e misurata, ricca di visione e capace di progettazione, che dà affidabilità e infonde fiducia trasversalmente, al di là delle appartenenze.

In tutti i Toscani che giustamente pretendono un futuro migliore per sé stessi e per i loro figli si fa strada la consapevolezza che questa volta, davvero, possiamo cambiare il governo della Regione. Per noi gente della magnifica Arezzo e delle sue altrettanto magnifiche vallate si fa strada la consapevolezza che questa volta, davvero, abbiamo l’opportunità di avere voce nel Consiglio Regionale, affinché la nostra terra sia finalmente al centro dell’azione amministrativa. Il mio personale impegno è proteso tutto in questa unica direzione; ne deriva che ogni aspetto che riguarda il buon vivere comune assume da parte mia considerazione prioritaria e paritetica.

La riforma della Sanità resta certo il primo obiettivo, ma non sarebbe giusto stilare una classifica sugli altri temi che il nostro territorio avverte tutti come emergenziali; essi sono talmente collegati a doppio filo tra loro che il circolo vizioso innescatosi da tempo a causa dell’abbandono amministrativo da parte della Regione – su tutti i fronti – va compiendo la sua debacle, la quale porta tanti nomi: disoccupazione, spopolamento, esodo dei giovani, deindustrializzazione, svuotamento dei centri storici, chiusura degli esercizi commerciali e delle attività artigianali, delinquenza, sporcizia… e potrei – potremmo – continuare, visto che questi fenomeni appena elencati ci riguardano tutti.

La Regione ha in tutto ciò delle responsabilità enormi e precise: innanzitutto avrebbe dovuto utilizzare i fondi europei (3 miliardi e 100 milioni da quando è Governatore Giani) per costruire strutture per disabili, strutture sanitarie, asili nido, strade, ponti, per formare ed orientare i nostri giovani alle professioni che il mercato richiede, per valorizzare il turismo di Arezzo e dei suoi comuni periferici, per dare aiuto alle aziende, alle piccole e medie imprese. Oltre ai fondi europei, avrebbe potuto e dovuto stanziare dei fondi mirati propri. In questi cinque anni nulla è avvenuto di tutto questo – quanto meno per noi – non per inettitudine, ma per un modo di fare politica che non guarda al progetto, in quanto il progetto richiede continuità, spese programmate e continuative, vincolanti… e come fa un ente come la Regione ad elargire i contentini acchiappaconsensi a pioggia se è vincolata a dei progetti? Mi batterò sempre per il bene della nostra terra, perché la nostra terra merita molto di più”.

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