Domenica 31 agosto, Rosy Boa è lieta di presentare la mostra collettiva “Iconografie interiori – scuola di Selene Crezzini”.
L’esposizione riunisce oltre a quelle di Selene Crezzini anche le cinquanta opere realizzate da quattordici allievi della scuola di Selene Crezzini, in un evento che si configura come il coronamento del percorso di studi svolto insieme. La mostra rappresenta un momento di sintesi e di condivisione pubblica: un’occasione per restituire alla comunità il lavoro di ricerca e di confronto maturato all’interno della scuola.
Il progetto formativo di Selene Crezzini è interamente dedicato allo studio della pittura e del disegno, con particolare attenzione a tre generi fondamentali: la natura morta, il paesaggio – reale o immaginato – e il ritratto. Tecniche e soggetti classici vengono affrontati con uno sguardo rivolto ad una pratica pittorica che diventa veicolo di esplorazione personale e collettiva.
Espongono: Annalisa Barbagli, Alessandro Bartolozzi, Marta Benocci, Elena Camaiti, Antonio Coppola, Valeria Cristallo, Paola Falsini, Sonia Favilli, Vicente Grispino, Tobia Locci, Andrea Pasqualetti, Anna Maria Tosi, Libero Vespi e Patrizia Viroli. Si tratta di allievi che arrivano da percorsi diversi, uniti da una comune passione per la pittura a olio e per l’acrilico, talvolta affiancate dal disegno a grafite e dalla matita colorata. Le opere restituiscono la varietà dei loro linguaggi, spaziando tra composizioni di carattere realistico e scene immaginarie che rimandano direttamente agli interessi e alla poetica della loro maestra.
Nella ricerca artistica di Selene Crezzini si manifestano due coordinate fondamentali: realismo e simbolismo. Una duplice tensione che colloca le sue opere in una zona di confine, fertile e suggestiva, tra la figurazione e l’immaginazione. Le sue immagini non si limitano a descrivere la realtà, ma cercano di evocare ciò che si trova oltre l’apparenza, aprendo spazi di contemplazione e di mistero.
Le fonti dichiarate dall’artista – letteratura, mitologia e psicologia – sottolineano l’intento di radicare la pratica pittorica in un orizzonte ampio e interdisciplinare. La pittura diventa così una narrazione stratificata, che si nutre dell’immaginario collettivo e dell’inconscio individuale. Non sorprende, quindi, che le influenze artistiche citate spazino da Hieronymus Bosch a Francis Bacon, da Franz von Stuck a Roberto Ferri e Phil Hale: una genealogia che va dal visionario medievale al moderno interprete dell’angoscia, fino a figure contemporanee che mantengono viva la tensione tra bellezza, perturbante e trasfigurazione del reale.
Nelle opere di Crezzini – come in quelle degli allievi che si sono formati nel suo atelier – il medium prescelto (olio, acrilico, grafite, acquerello) rimanda a un approccio classico, ma con una sensibilità del tutto contemporanea. La scelta di isolare il soggetto dal contesto introduce nella scena una dimensione quasi teatrale: le figure emergono con forza iconica, mentre lo spazio neutro, anziché impoverire la composizione, concentra lo sguardo e restituisce ai soggetti un’aura di assolutezza.
Selene Crezzini è una Fine Artist, Illustratrice e Concept Artist. Fin da giovanissima ha coltivato la passione per il disegno e la pittura, formandosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha approfondito le tecniche tradizionali. In seguito ha frequentato un master in Concept Art presso BigRock, esperienza che le ha permesso di ampliare la propria ricerca anche nel campo del digitale, lavorando in 2D e 3D. Durante questo percorso ha collaborato allo sviluppo del videogioco Mean Gears, curando ambientazioni e illustrazioni. Oggi lavora come artista freelance, collaborando con gallerie d’arte, studi di videogiochi e VFX. Vive e lavora ad Arezzo, dove tiene corsi di disegno e pittura, coniugando la dimensione formativa con quella professionale e artistica.
Rosy Boa è un centro d’arte che nasce con l’intento di essere il contenitore di una proposta artistica trasversale nella quale l’arte è caratterizzata da una forte sperimentazione, intesa come oggetto di trasformazione personale e sociale. I lavori esposti restituiranno riflessioni sul presente e sulla società, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra le diverse forme espressive. Accanto a un fitto programma di mostre, sono previsti la realizzazione di attività formative ai più diversi livelli, incontri pubblici, interventi documentari, la nascita di un’agenzia/incubatore creativo e l’apertura di un bookshop dedicato all’arte contemporanea.