Al Castello di Poppi e a Camaldoli: dal Medioevo ai giorni nostri

Scrittrici, artiste, storiche e scienziate, una foltissima schiera di donne testimoni dellโ€™eccellenza al femminile, alcune anche molto famose al loro tempo, ma quasi invisibili nella letteratura e nella storiografia artistica tradizionale.

รˆ un percorso alla scoperta e alla riscoperta di queste eccezionali figure che hanno sfidato il silenzio, trasformandolo in segno, quello ricostruito dalla mostra โ€œTocco al femminile – Lโ€™eccellenza di incisore, pittrici e letterate tra il XVI e il XIX secoloโ€.

Lโ€™esposizione si inaugura domenica 20 luglio alle 18 al Castello di Poppi alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, del sindaco di Poppi Federico Lorenzoni, del Priore generale dellโ€™Ordine Camaldolese dom Matteo Ferrari e del consigliere con delega alla cultura del Comune di Poppi Lorenzo Basagni.

I curatori, dom Claudio Ubaldo Cortoni, bibliotecario e archivista di Camaldoli e docente di Storia della Teologia presso lโ€™Angelicum di Roma, e la storica dellโ€™arte Alessandra Baroni interverranno alla presentazione moderata da Alessia Busi del Comune di Poppi.

Il percorso espositivo, che si avvale del patrocinio e del contributo della Regione Toscana e del Comune di Poppi e della collaborazione della Comunitร  di Camaldoli, รจ stato realizzato anche grazie allโ€™organizzazione di Camaldoli Cultura e dellโ€™editore Mazzafirra.

Stampe, dipinti, incisioni, illustrazioni e documenti sono infatti presentati in due sedi espositive: al Castello dei Conti Guidi di Poppi le stampe e i dipinti e alla Biblioteca del Convento di Camaldoli i documenti inediti.

Lโ€™eccezionale corpus di incisioni su carta e su seta, i dipinti in gran parte inediti, e i preziosi documenti dโ€™archivio โ€“ molti dei quali esposti per la prima volta โ€“ compongono un affresco corale che restituisce voce e volto a una pluralitร  di donne, protagoniste della vita culturale del loro tempo.

Da suor Isabella Piccini a Lavinia Fontana, da Elena Piscopia Cornaro ad Ada Negri, la mostra offre uno sguardo inedito su figure femminili che seppero affermarsi, con determinazione e talento, in contesti spesso ostili o fortemente limitanti.

Su carta e su seta – La prima sezione, allestita al Castello di Poppi documenta lโ€™impronta delle donne nellโ€™arte e nella stampa calcografica.

Tra lโ€™incisore troviamo Suor Isabella Piccini (1644-1734) religiosa presso il Convento delle monache agostiniane di S. Croce a Venezia, che dominรฒ il mercato del libro religioso illustrato tra Sei e Settecento e seppe costruire una rete di relazioni con i piรน importanti stampatori dellโ€™epoca come i Remondini di Bassano.

Anche attraverso questa figura la mostra si confronta con il tema dellโ€™identitร  culturale delle donne โ€œvelateโ€, scegliendo accuratamente alcuni โ€˜casiโ€™, opere e manoscritti.

Figlia di Giacomo Piccini, suor Isabella fu la prima incisora professionista, realizzรฒ piรน di 160 incisioni a bulino per 60 volumi a stampa.

Alle incisioni si aggiunge la straordinaria e inedita collezione di stampe su seta della Biblioteca dellโ€™Eremo di Camaldoli, con tesi e sonetti prodotte tra il XVII e il XIX per celebrare la monacazione delle suore dellโ€™ordine Camaldolese, opera della comunitร  monastica femminile dellโ€™ordine Camaldolese di Faenza tra il XVII e il XIX secolo.

Si tratta di una delle piรน complete in Italia, esposta qui per la prima volta in assoluto.

La nobiltร  e lโ€™eccellenza delle donne โ€“ Nella Biblioteca Rilliana del Castello di Poppi sono raccolti documenti che ripercorrono la presenza delle donne nellโ€™Archivio Storico di Camaldoli, dal 1077 al 1945. Contratti, vertenze, donazioni e testamenti di donne possidenti del Casentino che aprono unโ€™interessante finestra sui diritti della donna nel medioevo circa la possibilitร  di vendere e comprare beni e di disporne alla propria morte.

Costituisce un caso a sรฉ la vendita di una schiava di origine tartara, del 1366, che getta luce sulla pratica della schiavitรน tra Venezia e Firenze in piena etร  medioevale.

E poi lettere, autografi (di Emilia Toscanelli Peruzzi, Erminia Fuร  Fu Fusinato, dellโ€™attrice Adelaide Tessero e della scrittrice Ada Negri), libelli seicenteschi, come quello in forma di lettera autografa del 1670 di Elena Lucrezia Corner (conosciuta anche come Elena Piscopia Cornero), scienziata veneziana ricordata come la prima donna a ottenere una laurea al mondo nel 1678.

Donne e chiostro monastico. Le eroine della solitudine โ€“ Nella nuova Biblioteca del Monastero di Camaldoli cinque pergamene del 1317 che contengono lโ€™inventario dei beni dei monasteri femminili soggetti allโ€™autoritร  del priore generale di Camaldoli, Bonaventura da Fano, con lโ€™elenco dei manoscritti posseduti.

รˆ la prima volta che si parla delle biblioteche monastiche femminili spesso sottovalutate in favore delle piรน note e studiate librerie benedettine del ramo maschile.

Insieme a queste verrร  esposta la lettera di Gregorio IX con la quale affida a santa Chiara e alle damianite il monastero camaldolese di San Cosimato a Roma e la cella di san Basilio, sopra la quale รจ stata edificata la chiesa e il convento di San Francesco a Ripa.

La mostra resterร  aperta dal 20 luglio al 28 settembre, con il seguente orario: lunedรฌ-giovedรฌ, ore 10-19; venerdรฌ-sabato, ore 10-20. Si ringraziano gli sponsor Coingas spa, Freschi & Vangelisti, Poggi spa e – per il loro contributo – Walter Dalla Barba (che รจ anche prestatore di 6 opere), Gaspare Emm

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