Arezzo, in arrivo 33 nuove telecamere ai varchi della città e frazioni

Casi: “Risposta concreta a cittadini e forze dell’ordine. Con questo progetto rafforziamo il presidio del territorio e rendiamo Arezzo più sicura”

Approvato dalla Giunta il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo all’integrazione del sistema di lettura targhe con l’installazione di 33 nuove telecamere nei punti strategici del territorio comunale, per un investimento complessivo di oltre 200mila euro.

“Si tratta – spiega l’assessore Alessandro Casi – di un intervento fortemente richiesto sia dai cittadini che dalle forze dell’ordine, che quotidianamente affrontano una crescente pressione criminale. Vogliamo aumentare il controllo dei flussi in ingresso e in uscita dal nostro Comune, soprattutto nelle aree periferiche, dove si registrano furti seriali nelle abitazioni e rapine mirate alle aziende orafe. L’obiettivo è duplice: rafforzare la sicurezza e garantire un presidio tecnologico efficace e moderno”.

Il progetto prevede l’installazione di telecamere di ultima generazione, in grado di riconoscere e classificare ogni mezzo in movimento, dalle biciclette ai TIR, e di integrarsi con un’applicazione dedicata che consente lo scambio immediato di dati con le autorità competenti.

I nuovi dispositivi verranno collocati nei principali accessi della città e delle frazioni, secondo il seguente piano: Ceciliano, loc. Piscinale, Quarata, loc. Ponte Buriano, Quarata, Patrignone, loc. Ponte alla Chiassa, Indicatore, loc. Il Colle, Talzano, San Giuliano, Ruscello, Battifolle, via Chiari, via Romana, loc. Bagnaia, San Zeno, loc. Ponte alla Nave, Chiani, Rigutino.

Tutte le apparecchiature saranno conformi alle linee guida del Ministero dell’Interno e al sistema centralizzato SCNTT (Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti), nel pieno rispetto delle norme in materia di sicurezza e privacy. Il finanziamento dell’opera è previsto nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2025-2027.

“Abbiamo scelto – sottolinea Casi – di coprire più accessi possibili, privilegiando la capillarità del controllo rispetto alla qualità dell’immagine in ogni direzione, in continuità con il lavoro svolto negli ultimi anni di implementazione della videosorveglianza. La sicurezza è un diritto di tutti e oggi facciamo un passo importante per rendere Arezzo una città più sorvegliata, più moderna e più vivibile”.

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