Arezzo e gli hotel di lusso, un binomio difficile (ma non impossibile)

Nota del consigliere comunale Michele Menchetti

โ€œIn questi giorni ho letto con attenzione le considerazioni apparse sui media locali da parte di Giuseppe โ€˜Sugarโ€™ Angiolini sulla mancanza di un albergo di lusso ad Arezzo. Ho anche letto le riflessioni dellโ€™assessore al turismo del Comune di Arezzo, nonchรฉ presidente della Fondazione Arezzo Intour, Simone Chierici. Queste sono le mie riflessioni in merito. 

Arezzo politicamente รจ il capoluogo della provincia omonima. La sua storia, la cultura, le tradizioni, lโ€™arte millenaria ne giustificano pienamente la celebre definizione che diede Giosuรจ Carducci: โ€˜Basterebbe Arezzo alla gloria dโ€™Italiaโ€™, con riferimento allโ€™impressionante numero di uomini illustri nati qui e allโ€™eccezionale quantitร  di opere dโ€™arte, palazzi storici, bellezze che questo territorio conserva. Eppure, nonostante tutto questo, la cittร  sta attraversando una situazione di decadenza tale che la fa apparire piรน come un paesone di provincia che non piuttosto come una elegante cittadina.

Basta camminare a piedi per le vie, dal centro storico alla periferia, per rendersi conto che quel dico non รจ unโ€™inutile polemica politica, ma sono fatti riscontrabili. Ovunque lungo i margini delle strade cโ€™รจ erba alta, secca e sterpaglie incolte.

I parchi pubblici non sono adeguatamente mantenuti. Le strade sono piene di buche. La sporcizia regna. Cassonetti dellโ€™immondizia stracolmi di sacchi del sudicio, marciapiedi con segni di scolature di sporco incrostato dal tempo, deiezioni di animali, mozziconi di sigarette a terra, fazzolettini usati, bottiglie e bicchieri di vetro e di plastica abbandonati dove capita. Il degrado continua con immobili pubblici di proprietร  del Comune di Arezzo lasciati a loro stessi.

Alcuni esempi sono rappresentati dallโ€™ex corpo di guardia in piazza Fanfani, dove accanto cโ€™รจ ancora la ex polveriera ingabbiata nella sua rete metallica, la ex banca dโ€™Italia in via Cesalpino, lโ€™ex chiosco di Campo di Marte, lโ€™ex-ristorante abbandonato al parcheggio Pietri chiuso da anni, gli ex macelli comunali a ridosso dellโ€™ospedale San Donato, lโ€™immobile ex scuola materna di Battifolle, lโ€™ex casa del fascio di San Giuliano.

Per non parlare dei fondi sfitti, chiusi, inutilizzati presenti in via Madonna del Prato, via Cesalpino, addirittura in Corso Italia, segno evidente di un declino socio economico che sta attraversando Arezzo. Senza contare quel che vede il turista o il forestiero che uscendo dallโ€™autostrada incontra procedendo verso il centro cittadino: lโ€™immobile ex Lebole abbandonato, idem la ex Municchi, piรน tutta una serie di locali inutilizzati a Pratacci.

Non รจ certo la prioritร  di Arezzo, ma come si fa a parlare di hotel di lusso con queste premesse?  Recentemente cโ€™รจ stata โ€œOro Arezzoโ€ e la cittร  tutta intorno al Centro Affari si รจ presentata sciatta, sporca, non curata. รˆ cosรฌ che vogliamo attirare i brand del lusso e i ricchi cittadini del mondo in grado di spendere? 

Una catena alberghiera esperta di hotel a cinque stelle superior non investirebbe mai qui, in quanto si orienta su realtร  dove le infrastrutture sono efficienti, pulite, decorose, la percezione della sicurezza รจ alta. Il turista che esce dalla stazione dei treni non ha la consapevolezza di essere in un posto accogliente, sicuro, controllato, in quanto la prima cosa che ha visto per mesi รจ stata la tenda di una persona senza fissa dimora accanto alla rimessa delle biciclette in piazza della Repubblica.

Avere un taxi di notte non รจ facile, cosรฌ come pure trovare un bar aperto alla sera per consumare un caffรจ, una bibita fresca, un gelato, con servizio al tavolo. Una cittร  turistica la si riconosce dalla qualitร  e dalla quantitร  dei bagni pubblici disseminati nel suo territorio e ad Arezzo purtroppo ce ne sono pochissimi.

E poi ci sono i flussi turistici. Quanto costa trovare, ristrutturare e poi mantenere una struttura alberghiera con gli standard del lusso dei quali parliamo? Ecco, non ci sono – a mio parere – i numeri dei veri ricchi in grado di villeggiare in cittร  e tali da consentire lโ€™apertura di un hotel di lusso 12 mesi allโ€™anno, 7 giorni su 7. Semplicemente perchรฉ non viene un numero di persone ricche sufficiente e tale da stimolare un investimento di questo tipo.

Se davvero Arezzo aspira a diventare una meta del turismo di alto livello, necessariamente deve cambiare passo. Le strade devono essere in ottime condizioni di percorribilitร , con tutti i climi, i prati devono essere sempre sfalciati e ordinati, lโ€™arredo urbano deve essere curato e pulito, gli immobili devono essere recuperati in condizioni di efficienza, la stagione culturale deve offrire un cartellone vario e articolato che proponga spettacoli, di musica, di danza, di cabaret, teatrali, non solo al Teatro Petrarca, ma anche nei restanti teatri del centro e della periferia di Arezzo, dal Bicchieraia fino al Tenda, passando per la sala concerti del Centro Affari e lโ€™offerta deve essere articolata su tutto lโ€™anno, non solo nei tipici mesi invernali.

Le mostre dโ€™arte devono coinvolgere la pinacoteca comunale e le sale espositive di San Francesco e di Santโ€™Ignazio, oltre alla Fortezza per tutti i mesi. I negozi del centro potrebbero restare aperti anche la domenica e non solo le catene internazionali, ma soprattutto le botteghe aretine. Uscire la sera in centro in questi giorni รจ una desolazione. 

Solo cosรฌ si potrร  aspirare secondo me a intercettare le personalitร  del jet set internazionale tipo la star Victoria Beckham che Giuseppe โ€˜Sugarโ€™ Angiolini aveva invitato ad Arezzo e che perรฒ non ha trovato le condizioni per poter essere ospitata.

รˆ chiaro che Arezzo ha ancora un lungo cammino da fare prima di essere inserita nellโ€™olimpo delle cittร  in grado di aprirsi al turismo del lusso. Piuttosto in questa fase cercherei di consolidare lโ€™accoglienza verso un turismo di qualitร , che data la situazione rischiamo di perdere perchรฉ quando le persone e le famiglie โ€˜normaliโ€™ vedono una cittร  trascurata รจ evidente che poi cambiano meta, con buona pace dei sogni di gloria, delle piรน belle aspirazioni e dei dati fantasmagorici snocciolati dallโ€™assessore di turnoโ€.

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