“Risorse contese: terre rare, minerali critici e le sfide per una transizione ecologica sostenibile” è il titolo del convegno organizzato da Confindustria Toscana Sud per venerdì 4 luglio alle ore 18 presso lo Yacht Club di Marina di Scarlino.
I complessi scenari globali, l’intersezione tra geopolitica, accesso alle terre rare e ai minerali critici, l’urgente necessità di una transizione sostenibile, saranno i temi al centro del dibattito introdotto da Fabrizio Bernini (Presidente di Confindustria Toscana Sud), al quale interverranno:
Pilario Costagliola (Professore di georisorse minerarie, Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze), Maurizio Melis (Divulgatore di scienza e tecnologia, Conduttore su Radio24), Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana invitato) ed Emanuele Orsini (Presidente di Confindustria).
“La crescente domanda di tecnologia, compresa quella green (veicoli elettrici, impianti energie rinnovabili), ha spinto la richiesta di minerali critici, terre rare e metalli preziosi a livelli senza precedenti.
Questi materiali, essenziali per la fabbricazione di componenti chiave, sono concentrati in limitate aree geografiche e creano dipendenze che contribuiscono a generare tensioni e scontri a livello globale.
E’ bene ricordare che si tratta di materie prime che, oltre che dalle miniere, possono essere ricavate dagli scarti industriali e dai rifiuti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e che nell’industria italiana, a causa della povertà di materie prime che caratterizza il nostro Paese, la gestione virtuosa degli scarti produttivi è assai diffusa e consolidata – dice Fabrizio Bernini.
In particolare, nella Toscana del Sud, grazie anche alla presenza del distretto dei metalli preziosi, si è da subito sviluppata un’industria specializzata nel recupero, generando un’economia circolare che si è poi estesa anche ad altri settori”.
“Come Confindustria Toscana Sud abbiamo da sempre sostenuto lo sviluppo ed il potenziamento degli impianti di recupero sul nostro territorio.
Siamo infatti convinti che i rifiuti debbano essere considerati non più un problema ma un’opportunità – dice Maria Cristina Squarcialupi (Vice Presidente di Confindustria Toscana Sud con delega alla Sostenibilità).
Investire su un tessuto impiantistico più ricco significa aumentare la percentuale di rifiuti sottoposti ad operazioni di recupero e dare concreta attuazione a quelli che sono i principi dell’economia circolare.
Noi industriali siamo pronti a fare la nostra parte: ci assumiamo la responsabilità della gestione degli impianti di recupero e siamo ben lieti di metterci a disposizione della Regione in un’ottica collaborativa e propositiva per trasformare la Toscana in un territorio di economia circolare diffusa e dotato di un tessuto impiantistico ricco e ben strutturato”.