Nel pomeriggio del 27.06.2025 due uomini, un cinquantenne ed un ventenne, italiani, hanno contattato unโanziana signora residente ad Imola, presentandosi come Carabinieri.
Alla donna hanno raccontato che il figlio aveva causato un brutto incidente stradale investendo un bambino di 4 anni.
Lโhanno impaurita al punto tale da dirle che il figlio era in cella e ci sarebbe rimasto, a meno che lei non si fosse prodigata per aiutarlo pagando una cauzione.
La donna, presa dallโansia di poter aiutare il figlio, immaginandolo dietro le sbarre e in difficoltร , ha pensato di dare credito ai due soggetti, consegnando loro tutto quanto aveva in casa.
Gioielli in oro per un peso complessivo di 187 gr. ed un controvalore di circa 11.000 โฌ oltre alla somma di 700 โฌ in contanti in banconote di vario taglio.
Fortunatamente, la stessa donna ha notato lโutilitaria utilizzata dai due uomini mentre si allontanavano, annotando modello e targa.
Quando ha realizzato di essere stata truffata, ha denunciato immediatamente il fatto ai Carabinieri di Imola, che hanno diramato le ricerche in campo nazionale.
ร stato allora che i Carabinieri di Sansepolcro si sono messi sulle loro tracce immaginando che avrebbero utilizzato la E45 per fare ritorno verso casa; lโintuito investigativo dei militari รจ risultato esatto.
Infatti, individuata lโautomobile con i due uomini a bordo, lโhanno fermata e perquisita, trovando tutto, gioielli e denaro, nascosti allโinterno di piccoli anfratti e vani portaoggetti dellโauto.
Tutto veniva riconosciuto dalla legittima proprietaria, che potrร riavere i suoi beni quanto prima.
Nel frattempo i due sono stati arrestati e su disposizione della P.M. di turno della locale Procura, tradotti nel carcere di Arezzo in attesa di udienza di convalida.
La suddetta comunicazione รจ fatta nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dellโattuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.