Sopra Rigutino, lungo la strada che sale al Parco di Lignano, cโรจ una bella e antica chiesa. Quando nellโXI secolo appare nei documenti รจ detta San Quirico โde Bricianoโ (antico nome del luogo in epoca romana).
Si tratta di una chiesa importante che affonda le sue radici nellโalto medioevo. Nel 1089 i suoi proprietari ne fecero dono allโAbbazia di Santa Flora e Lucilla a Torrita, presso lโOlmo.
Con la nascita del locale โComuneโ (1200) la chiesa e il suo ampio piazzale furono utilizzati per le assemblee degli โuominiโ di Rigutino e delle magistrature comunali che venivano convocate al suono della sua campana.
Qui erano un tempo nominati i Consoli, i Consiglieri, i Campari, i Ballitori e gli Esattori del Comune.
Poi, nel XX secolo, con la costruzione dellโattuale chiesa, la vecchia Pieve fu abbandonata, ma non dimenticata.
Infatti, grazie a don Virgilio Annetti, per 55 anni cappellano e poi parroco a Rigutino, sono stati intrapresi importanti restauri e sempre don Virgilio, insieme a Giovanni Gallastroni, ha ideato la creazione del Rifugio โPieve la Sassaiaโ, una bella realtร che vede fermarsi per alloggiare o per un pasto pellegrini e viandanti provenienti da tutta Europa.
Il tempo e le intemperie avevano rovinato il portone della chiesa e pertanto Giovanni Gallastroni, lโospitaliero del contiguo Rifugio, ha pensato di farne costruire uno nuovo.
Qualche mese fa, in un incontro alla Sassaia tra un gruppo di amici e il Vescovo Migliavacca, fu pensato di organizzare una cena per raccogliere fondi da destinare al nuovo portone.
Individuata la data nel 26 giugno, รจ bastato pubblicizzare lโevento solo tramite locandine e social, che in poco tempo รจ stato raggiunto il numero massimo dei commensali, circa 180 persone. Sono arrivati da varie regioni dโItalia:
pellegrini che hanno conosciuto lโospitalitร di Giovanni, amici del Rifugio, personalitร della politica e della societร , abitanti della zona.
Ospiti dโonore il Vescovo Andrea Migliavacca, il Parroco di Rigutino don Felicien Nsabimana, lโArciprete di Castiglion Fiorentino don Aimรฉ Stanislas, Mario Agnelli Sindaco di Castiglion Fiorentino e rappresentanti del Comune di Arezzo e della Regione Toscana.
La cosa singolare รจ stata che prima della cena si รจ tenuta una cerimonia di inaugurazione del bel nuovo portone. Sรฌ, prima ancora di avere la somma necessaria a coprire le spese, lโabile falegname di Vitiano, Pietro Mattesini โ aiutato da Carlo Bambini – ha realizzato un portone nuovo, a due ante e tre pannelli, in legno di castagno stagionato da alcuni decenni.
Un vero capolavoro che il Mattesini ha realizzato sulla fiducia della riuscita della raccolta fondi, senza chiedere nulla, al punto che scherzosamente il Vescovo ha detto:
โUn bel metodo, magari lo farรฒ mio in altri restauri di chiese: si fa fare il lavoro e poi si vedrร โฆโ.
ร seguita una breve cerimonia. Dopo i ringraziamenti di Giovanni Gallastroni, il Vescovo Andrea ha preso la parola, ringraziando sia Giovanni sia il falegname Pietro e gli altri organizzatori della serata.
Poi, partendo dal portone della Chiesa della Sassaia e rifacendosi a Papa Francesco, ha spiegato come le porte delle chiese e della Chiesa debbano rimanere aperte, quale segno di accoglienza e di apertura verso tutti.
Porta aperta per far entrare, ma anche per far uscire, per andare verso il mondo, portando il messaggio del Vangelo a tutti.
Allโapertura del portone, dallโinterno della Pieve si รจ levato un affascinante e melodioso canto eseguito dal coro Musica Antiqua di Rigutino.
Poi, la cena, preparata da Giovanni e dalle sue collaboratrici. Una cena davvero gradevole, su uno dei luoghi piรน suggestivi del nostro territorio, qual รจ il piazzale della Pieve della Sassaia, magnifico balcone sulla Valdichiana.
Ad allietare i presenti cโerano le poesie di Walter Storri e la chitarra di Federico Bottegucci.
Una bella serata che ha coronato una buona iniziativa e ha testimoniato la lungimiranza di don Virgilio.