“Con un’interrogazione in Consiglio Comunale, ho voluto focalizzare l’attenzione sui lavori in via Fiorentina e in zona Orciolaia per motivi storico-culturali che ritengo importanti quanto quelli logistici. Quel quartiere prende il nome da ‘Orciaie’ le antiche fornaci di epoca romana dedite alla fabbricazione di vasi in terracotta.
Arezzo era nota all’epoca per la sua produzione di questo tipo di vasellame e dei preziosi ‘vasi corallini’ chiamati così per il colore rosso corallo, ritrovati in tutto il Mediterraneo, in Asia minore e perfino in India. Immagino che durante alcuni lavori propedeutici, come le palificazioni, non si possa prendere in esame la possibilità di valutare quanto viene trovato.
E già questo fatto potrebbe rivelarsi una mancanza importante, specialmente da parte del dirigente comunale che non ha pensato, con un necessario studio archeologico preventivo, alla presenza di eventuali resti prima dell’affidamento. Ora però è in previsione lo scavo del tunnel: se verranno rinvenuti reperti archeologici cosa succederà? L’assessore Marco Sacchetti ha detto che è stata attivata la sorveglianza archeologica. Mi auguro che emerga adeguata sensibilità e che venga salvaguardata la storia di Arezzo”.