Il progetto SAI in Casentino: una storia di accoglienza

“Lotta sostantivo femminile:

1. esercizio sportivo consistente in un combattimento corpo a corpo di due contendenti che cercano di atterrarsi a vicenda sfruttando esclusivamente la forza muscolare delle membra (specialitร  olimpica);

2. estensione contrasto duro e violento, senza esclusione di colpi, fra persone o gruppi di persone, alimentato dall’impegno di vincere o eliminare l’avversarioโ€.

Non รจ facile cambiare la definizione di una parola:

ci รจ riuscito invece un giovanissimo ospite del progetto SAI del Casentino.

Arrivato in Italia poco piรน che 14enne, accompagnato dal padre, รจ stato accolto nel Progetto SAI dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino.

I primi mesi nel nostro paese non sono stati facile per il giovane Asad:

il trauma subรฌto, l’angoscia per la madre e i fratelli rimasti, purtroppo, nel Paese di origine, in un etร  giร  difficile da vivere per definizione.

Ad aiutare il giovane ad alleviare la sua sofferenza รจ arrivata una palestra, ITF l ASD FOUR KICKS TKD ITALIA .

Entrato timidamente nel tatami, รจ riuscito a veicolare rabbia e sofferenza trasformandole in opportunitร : mesi di costanza e allenamento hanno permesso al giovane di vincere il campionato italiano under 16.

Integrazione e inclusione passano da diverse strade: quella dello sport รจ stata per Asad quella giusta per provare a superare le sofferenze contro le quali un giovane rifugiato si trova a lottare tutti i giorni ed รจ stato proprio passando dal concetto di lotta come contrasto a quello di esercizio sportivo che il giovane ha trovato uno scampolo di serenitร  nel nostro territorio, scampolo che si tiene ben stretto insieme alla sua meritatissima medaglia.

La stretta collaborazione tra Enti e Istituzioni del territorio, ARCI Toscana che gestisce il progetto e l’ASD Four Kicks ha fatto si che il giovane Asad abbia chiuso, per un momento, il cassetto della sofferenza e dell’angoscia, per aprire quello dei sogni e di un futuro diverso, lontano dalla guerra e dalle sofferenza ad essa legate.

“Ma Asad non รจ il solo a cercare una strada verso un futuro piรน sereno” dichiara Federico Lorenzo Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino “Insieme a lui ci sono i 27 ospiti del progetto Servizio di Accoglienza e Integrazione del nostro territorio:

uomini, ragazzi e famiglie che ogni giorno fanno un piccolo passo avanti verso l’integrazione e l’indipendenza, attraverso il lavoro, la formazione e la scuola di italiano, persone che tutti i giorni si impegnano per capire la nostra lingua e la nostra complicata burocrazia, uomini e donne adulti che magari prendono per la prima volta carta e penna in mano, imparando a scrivere e leggere una lingua sconosciuta per loro.”

Ad alcuni di loro รจ stata negata la possibilitร  di frequentare la scuola nel paese di origine, altri magari hanno studiato, sono professori, commercianti, ma tutti hanno in comune una storia dolorosa di migrazione forzata, di abbandono, di un viaggio lungo e sofferente per arrivare in Italia.

L’opportunitร  piรน grande che possiamo assegnare a queste persone รจ dare loro un luogo sicuro dal quale poter costruire il proprio futuro e riscrivere la loro storia: il Casentino รจ il luogo che puรฒ assicurare tutto questo.

Il progetto SAI รจ gestito dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino per tutti i Comuni aderenti della Provincia di Arezzo, finanziato da risorse ministeriali, assicura accoglienza e integrazione con l’ausilio di operatori qualificati, per 65 persone che trovano ospitalitร  nei Comuni di Bibbiena, Poppi, Pratovecchio Stia, Sansepolcro, Terranuova Bracciolini, San Giovanni Valdarno, Bucine e Loro Ciuffenna.

Francesca Mangani
Ufficio Stampa Unione dei Comuni Montani del Casentino

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