Oro, sogni e immobilismo: il miracolo ad Arezzo non arriverà

Dopo Oro Arezzo, imprenditori divisi tra ottimismo forzato e immobilismo cronico

AREZZO – Dopo i risultati di Oro Arezzo, la manifestazione che ogni anno porta la città sotto i riflettori del settore orafo, il sentimento prevalente tra gli imprenditori locali sembra essere uno solo: speranza. Un sentimento nobile, certo, ma che – come spesso accade – rischia di trasformarsi in un alibi per non agire.

Il bicchiere è mezzo pieno, dicono in molti. Poteva andare peggio, certo. Ma anche meglio. E qui sta il punto: Arezzo è diventata una città che vive di speranze, che osserva il futuro con le dita incrociate, in attesa che qualcosa – o qualcuno – faccia il miracolo.

Il problema? Che nel frattempo, il tempo passa. E senza coraggio e azioni concrete, un territorio si spegne, lentamente. Le imprese si spostano, i giovani emigrano, e la città resta lì, ferma, a sperare.

numeri napoli-bariA lanciare un messaggio forte è Matteo Galli, presidente del comitato SAVA, che ha recentemente apprezzato l’impegno concreto del Comune di Città di Castello a favore della stazione MedioEtruria a Rigutino. “Serve coraggio e servono azioni, non slogan – ha dichiarato –. Quella stazione potrebbe generare mezzo miliardo di euro di valore aggiunto per il territorio. Ma se continuiamo a rimandare, sarà l’ennesima occasione persa.”

Nel frattempo, in altre regioni si pianifica il futuro: sulla nuova linea AV Napoli-Bari verranno realizzate ben 20 tra fermate e stazioni, un progetto che dimostra una visione chiara e la volontà di investire nella mobilità del domani. Mentre altre città si muovono per cogliere l’opportunità dell’Alta Velocità, noi restiamo a guardare, aggrappati all’idea che “Tanto la stazione Medioetruria non si farà” oppure “bastano due coppie di treni av in più”.

Arezzo ha tutte le carte in regola per ripartire. Ma il tempo delle promesse e della speranza fine a sé stessa è finito. Ora servono scelte, investimenti, visione. E soprattutto: la volontà di smettere di attendere un miracolo.

Ufficio Stampa
Comitato Stazione AV Arezzo (SAVA)

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