Tony Effe, ospite della sala stampa allestita al PalaFiori, ha risposto alle polemiche di cui è stato protagonista dopo che ieri sera, subito prima dell’esibizione, gli è stata tolta la collana di Tiffany che indossava per “evitare pubblicità occulta”, come ha spiegato in mattinata la Rai. E poi in un story Instagram ha lanciato un messaggio diretto al conduttore del Festival: “Se stasera mi levano i gioielli sali tu a cantare”.

Anche il suo discografico ha difeso la necessità che un rapper ha di esibirsi con la collana. “Le origini sono lontane nel tempo e affondano nell’hip hop. Non si può semplicemente dire di togliere gli accessori”.
I TESTI DELLE CANZONI
Il trapper romano ha dovuto rispondere anche a chi gli ha chiesto conto del contenuto dei suoi testi, citando dei passaggi spinti di alcuni brani cantanti in passato e al centro delle polemiche nei mesi scorsi. I giornalisti hanno sottolineato che, come artista, il cantante ha una responsabilità sociale.
Tony Effe ha replicato così alla stampa: “Vorrei far capire che sono un ragazzo. Anche a Capodanno per me è stato difficile, ho pianto… So che non posso mettere d’accordo tutti, ma ci resto male quando mi arrivano messaggi come ‘Chissà che pensa tua madre di te’. Posso capire che i testi non piacciono, ma decide il popolo. Se i ragazzini vanno in discoteca, ballano e si divertono, per me è un buon lavoro. Se questa roba piace, vuol dire che non sono l’unico scemo. Qui a Sanremo mi sento il meno artista di tutti, perché sento che ho tanta strada da fare, soprattutto nel canto. Ho lavorato tanto e sono arrivati dei risultati, ma qui mi sento l’ultimo tra 30 artisti. Credo che ogni persona, a prescindere che sia artista o no, ti possa lasciare qualcosa”.
Prima di lasciare il PalaFiori, il cantante ha aggiunto: “A me piace il confronto”.
Fonte
Agenzia DIRE
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