La memoria, la vita tra alti e bassi, tra malessere e produttivitร , tra ossessioni e ironia, tra esistenza e resilienza. Ad Arezzo la generazione Z torna a teatro, in teatro, tra palcoscenico e platea, per prendere parte al dialogo collettivo e sociale della fortunata rassegna Z Generation meets Theatre, in scena al Teatro Pietro Aretino dal 18 febbraio al 5 maggio 2024 con inizio sempre alle ore 17:30 oltre ad un appuntamento serale al Teatro Virginian.
Lโideazione e la cura di questa VI edizione sono di Officine della Cultura, per un invito a teatro che si avvale del sostegno del MiC e di SIAE nellโambito del programma โPer Chi Creaโ. Oltre a questo la rassegna Z Generation meets Theatre puรฒ realizzarsi grazie alla collaborazione con Fondazione Guido dโArezzo, giร allโinterno del cartellone del Teatro Petrarca di Arezzo, e alle collaborazioni con Rete Teatrale Aretina, RAT (Residenze Artistiche Toscane), Libera Accademia del Teatro e La Filostoccola, con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo onlus e con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana e Comune di Arezzo.
ยซLa Generazione Z sta dimostrato una straordinaria creativitร unita ad una consapevolezza sociale capace di interrogarsi e di interrogarci. Dare una casa e un palcoscenico a queste voci e ai giovani talenti che le esprimono, mettendo in gioco la loro visione con la consapevolezza di quanto sia difficile trovare spazi di ascolto, รจ per noi necessario e inderogabile – dichiara Luca Roccia Baldini direttore artistico di Z Generation meets Theatre per Officine della Cultura -. In particolare la rassegna che sta per iniziare porterร sul palco lโecletticitร delle esperienze della generazione Z con una voluta interazione con il pubblico in sala che, si spera, sia intergenerazionale perchรฉ, sebbene โgiovani artistiโ, i protagonisti di Z Generation meets Theatre raccontano una visione che rappresenta non solo il presente, ma immagina il futuroยป.
ยซAl di lร degli eventi della rassegna โ ricorda Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura โ Z Generation meets Theatre avrร anche altri importanti appuntamenti con la formazione del pubblico, con spettacoli dedicati agli studenti degli istituti scolastici di Arezzo e della Val di Chiana, che si svolgeranno in orario scolastico, e lโormai consolidato percorso di studio e dialogo con le compagnie legato al progetto Spettattori curato dalla Libera Accademia del Teatroยป.
Per tutti gli interessati la rassegna vivrร unโanteprima in streaming giovedรฌ 15 febbraio alle ore 12. Nellโoccasione, allโinterno dei canali social di Officine della Cultura, sarร possibile scoprire gli appuntamenti attraverso il racconto dei loro protagonisti, ascoltare aneddoti esclusivi e visionare del materiale inedito. Lโevento sarร condotto dal direttore artistico Luca Roccia Baldini che ricorda come lโedizione 2023 della rassegna sta partecipando proprio in questi giorni allโVIII edizione del Concorso Art Bonus nella categoria โSpettacolo dal vivoโ. ยซCโรจ tempo per votare fino al 1 marzo 2024! Z Generation meets Theatre puรฒ essere una rassegna di e per tutti. Sosteneteci, non costa nulla!ยป conclude Baldini.
Lโinizio della rassegna รจ fissato per domenica 18 febbraio alle ore 17:30 con โResterรฒ per sempre nella foto di uno sconosciutoโ presentato dalla compagnia Fondamenta Zero ad Arezzo in prima nazionale, soggetto e regia di Claudia Manuelli, drammaturgia e aiuto regia di Elisa Emilia Scatigno, con Elena Ferri, Claudia Manuelli e Paolo Tosin, luci di Fabio Dorini.
โResterรฒ per sempre nella foto di uno sconosciutoโ รจ una ludica confessione sulla paura di morire o sulla paura di non avere paura di morire e nasce da una serie di domande: In quante foto di uno sconosciuto siamo? In quante nostre foto abitano centinaia di sconosciuti che magari sono giร morti? ร possibile, grazie alle relazioni imprevedibili con misteriosi sconosciuti, non essere piรน davvero sconosciuti a nessuno? Essere sconosciuti permette a queste relazioni di esistere, di fare una cosa bellissima e angosciante allo stesso tempo: correre dietro a pezzetti di vita che non vogliamo dimenticare?
Domenica 25 febbraio, alle ore 17:30, sul palco del Teatro Pietro Aretino salirร la Compagnia Tristeza Esemble, in una produzione firmata con Mismaonda, nello spettacolo โA.L.D.S.T. โ Al limite dello sputtanamento totaleโ di e con Viola Marietti, regia di Matteo Gatta, Viola Marietti, dramaturg e supervisore artistico Gabriele Gerets Albanese.
โALDSTโ รจ un monologo, lโaffresco in soggettiva di una ragazza tra i venti e i trentโanni, autodistruttiva e ironica, immatura e incasinata, che tenta di barcamenarsi in quel disastro sconsolante che potremmo chiamare la sua vita. Ogni giorno lotta grossolanamente contro quellโindefinita zavorra che la trascina sempre in basso, passando per il baratro della depressione, come una sorta di buca del bianconiglio di unโAlice sgangherata che forse, passando per mondi interiori e immaginari, vedrร alla fine del cunicolo un bagliore di luce di rinascita. Una via di mezzo tra la stand-up comedy piรน becera e un wannabe Sarah Kane. Tra piccole poesie lette dal quadernino con imbarazzo, riflessioni sulla nostra generazione e uno stile di parlato estremamente grezzo che sgomita per andare verso lโalto.
Domenica 3 marzo, alle ore 17:30, a parlare al pubblico del Teatro Pietro Aretino sarร โStill aliveโ con Caterina Marino e Lorenzo Bruno, per la regia e la drammaturgia di Caterina Marino.
โStill Aliveโ nasce da un profondo malessere personale per indagare un male di vivere generale. Fondamentale nel percorso progettuale รจ lโincontro con il testo del filosofo e saggista Mark Fisher โRealismo capitalistaโ che analizza la depressione, la salute mentale e gli stati dโansia in chiave politica e sociale e non piรน solo personale. Lโimpossibilitร nel sottostare a un sistema altamente performante e produttivo diventa humus sotterraneo di Still Alive, in cui lโattrice si trova quotidianamente a che fare con una paralizzante difficoltร del vivere, sorretta e accompagnata dalla figura di un tecnico video che รจ anche altro. Anzi, l’altro. Lo spettacolo instaura un rapporto diretto con il pubblico attraverso confessioni, flussi di coscienza, richieste e coinvolgimenti che ricordano a chi guarda che, nel bene e nel male, nessuno di noi รจ solo. Finchรฉ siamo qui. Finchรฉ siamo, appunto, ancora vivi.
Il quarto appuntamento cambierร sede e orario, spostandosi al Teatro Virginian di Arezzo con inizio alle ore 21:00. Lโappuntamento รจ fissato per martedรฌ 12 marzo con Usine Baug in โTopi โ A ventโanni dal G8 di Genovaโ con Claudia Russo, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco. Regia e drammaturgia USINE BAUG, luci e tecnica Emanuele Cavalcanti, co-prodotto da Campo Teatrale con il patrocinio di Amnesty International. Lo spettacolo ha vinto il Premio Scenario Periferie 2021ed รจ stato Finalista In-box 2023.
โTopiโ intreccia ricostruzione storica e invenzione scenica per raccontare, a ventโanni di distanza, il G8 di Genova: una delle ferite piรน gravi della recente storia italiana. Attraverso testimonianze reali e personaggi inventati, ricostruzioni sonore e trasposizione scenica, lโidea di Usine Baug รจ quella di offrire una molteplicitร di prospettive diverse per rendere la complessitร di quei giorni e aprire delle crepe nellโimmaginario collettivo: perchรฉ certe ferite, anche se ben nascoste, non si rimarginano mai.
Il quinto appuntamento festivo, domenica 17 marzo alle ore 17:30, di nuovo al Teatro Pietro Aretino, vedrร in scena la compagnia Fettarappa/Guerrieri in โLa sparanoia. Atto unico senza feriti gravi purtroppoโ scritto, diretto e interpretato da Niccolรฒ Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri, assistente alla regia Giulia Bartolini con il contributo intellettuale di Christian Raimo e il ringraziamento a Carrozzerie n.o.t.
In โLa sparanoiaโ non ci sono buone notizie. La Sinistra รจ defunta ed รจ meglio cosรฌ. Il Ministro alle Politiche Giovanili sogna di divorare gli studenti che manifestano. I giovani non trovano piรน il piacere di delinquere: vivono a casa, perimetrati da un metro quadro e con lโossessione dei lavaggi delicati. Il compagno Niccolรฒ si innamora di colonnelli e programma orgasmi in caserma. A fargli da spalla, un Fidel Castro che vive a Miami e preferisce gli scaldabagni alla rivoluzione. Il lavoro si sviluppa e si approfondisce grazie anche alla Scuola di Scritture – diretta da Lucia Calamaro e promossa da Riccione Teatro – nel corso della quale viene presentata una prima stesura, poi programmata durante la prima rassegna di PresenteFUTURO di Rai Radio 3, curata da Antonio Audino e Laura Palmieri.
Domenica 21 aprile, alle ore 17:30, sarร di scena Art-U in โHorfรจs โ Andata e ritornoโ scritto da Marco Caroccia e diretto da Virginia Billi con Virginia Billi e Riccardo Caroccia che firma anche le musiche. Luci di Marco Stumia.
โHorFรจs andata e ritornoโ utilizza il potere evocativo della musica e del cinema per raccontare una storia antica con i mezzi della contemporaneitร . Lo spettacolo ci parla di Orfeo ed Euridice, del loro amore ostinato, delle loro fragilitร e imperfezioni, dellโincontro inevitabile tra eros e thanatos. Mito intramontabile, profondo, altamente suggestivo che raccoglie una sorprendente molteplicitร di tematiche: lโamore e la morte, il trionfo e il fallimento, la ricerca della bellezza nellโarte e la discesa negli inferi. Quella di Orfeo ed Euridice รจ la storia di un viaggio travagliato, di una ricerca di sรฉ nel profondo dellโessenza.
Lโevento di chiusura รจ fissato per domenica 5 maggio, alle ore 17:30, con โArturoโ, di e con Laura Nardinocchi e Niccolรฒ Matcovich. Scena di Fiammetta Mandich, suono di Dario Costa, luci di Marco Guarrera, illustrazioni di Margherita Nardinocchi, grafica di Clarice in una produzione Florian Metateatro. Si segnala che โArturoโ รจ vincitore Premio Scenario Infanzia 2020, finalista Premio In-Box 2021, vincitore Premio della Critica FringeMI 2022, vincitore Direction Under30 2022, vincitore Bando Life is Live 2023.
Qual รจ il rapporto con i padri e cosa resta (resterร ) alla loro scomparsa? Arturo non รจ uno spettacolo, bensรฌ un accadimento, un incontro, forma della memoria in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle. Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. Arturo vuole trasformare lโautobiografia in atto creativo, con lโintento di rendere una memoria privata collettiva e universale.
Informazioni di biglietteria: Intero: โฌ 10,00; ridotto: โฌ 8,00; ridotto under 30 โฌ 5,00 โ Le riduzioni vengono applicate a: over 65 anni, abbonati teatri Rete Teatrale Aretina e Teatro Petrarca. Prevendita presso Officine della Cultura via Trasimeno 16, tel. 0575 27961 con orario dal lunedรฌ al venerdรฌ 10:00 > 13:00 e 15:30 > 18:00 โ biglietteria@officinedellacultura.org; presso Teatro Petrarca Via Guido Monaco, 12, tel. 0575 1739608 con orario mercoledรฌ 17,30 > 19,30. Circuito BoxOfficeToscana e www.ticktone.it. Biglietteria: il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura unโora prima dello spettacolo. Info teatro Officine della Cultura tel. 338 8431111.
Solo per lโevento โTopiโ del 12 marzo info e prenotazioni: 334 338 5046 โ 3338459441.
โZ Generation meets Theatre โ Il teatro incontra le nuove generazioniโ รจ un progetto di Officine della Cultura realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE nellโambito del programma โPer Chi Creaโ. Un progetto che si sviluppa in collaborazione con Fondazione Guido dโArezzo con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo onlus e con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana e Comune di Arezzo. Partner organizzativi Rete Teatrale Aretina, Libera Accademia del Teatro, La Filostoccola e RAT (Residenze Artistiche Toscane). Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.