Molestie sessuali e apprezzamenti in ufficio, licenziato a Parma

In due occasioni aveva molestato due dipendenti sue subordinate,ย palpeggiando il fondoschienaย ad una ed esprimendoย apprezzamentiย su quello dellโ€™altra in presenza di un collega. Per questi comportamenti sessisti il responsabile del personale di unโ€™azienda รจ statoย licenziato per giusta causa.

La vicenda รจ riportata dallโ€™ufficio legale della Cgil di Parma che segnala come il tribunale di primo grado, a cui il lavoratore aveva fatto ricorso, avesse giudicato illegittimo il licenziamento, valutando che mancasse โ€œlโ€™intenzionalitร โ€ del responsabile del personale di voler offendere o molestare le lavoratrici.
In appello la sentenza รจ stata perรฒ riformata e lโ€™interruzione del rapporto di lavoro del responsabile รจ stata giudicata legittima, come poi acclarato a settembre dellโ€™anno scorso anche dalla Cassazione.

La Cassazione non solo non ha avvallato le ragioni โ€œcameratesche e goliardicheโ€ addotte dalla difesa (tra il molestatore e le dipendenti non cโ€™era confidenza visto che queste ultime gli davano del โ€˜leiโ€™, ndr) ma ha evidenziatoย un comportamento โ€œvolgare e offensivo della dignitร  e professionalitร  delle lavoratriciโ€œ. Il tutto aggravato dalla posizione di superioritร  ricoperta e dalla violazione del codice etico che lโ€™azienda si era data. Il licenziamento, scrive la Cassazione, รจ quindi giustificato dalla compromissione del
โ€œsereno affidamento circa lโ€™esecuzione dei compiti che gli erano stati affidati (al responsabile del personale)โ€, avendo questi turbato โ€œil clima aziendale e le relazioni gerarchicheโ€.

Fonte
Agenzia Dire
www.dire.it

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