Sarร presentata sabato 23 settembre alle 18,30 la mostra โOrizzontiโ allestita a Casa Masaccio, Centro per l’Arte Contemporanea. Lโesposizione a cura di Daniele Fenaroli (direttore, collezione Giuseppe Iannaccone) con il supporto di Cloรฉ Perrone, ospita una selezione straordinaria di sei opere pittoriche di Antonietta Raphaรซl in dialogo con nuove opere realizzate per lโoccasione da Dominique Fung e Lenz Geerk.
In contemporanea alla mostra che il Museo delle Terre Nuove e il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie dedicano a Giovanni Mannozzi, la cui pittura si caratterizza per la libertร espressiva contro i canoni della tradizione, Casa Masaccio invita due acclamati giovani pittori internazionali a lavorare e confrontarsi con le innovazioni apportate da Antonietta Raphaรซl nellโambito della pittura italiana a cavallo tra le due guerre.
Quella della โscuola romanaโ, che fu senza dubbio una delle stagioni piรน alte dellโarte del Novecento a Roma, fu unโepoca stretta in una manciata di anni, tra il 1927 e il 1933, la cui intensitร venne certamente alimentata dalla coscienza che i suoi protagonisti, Mario Mafai e Gino Bonichi meglio conosciuto come Scipione, ebbero della sua inevitabile breve durata. Raphaรซl, lituana, arriva a Roma nella primavera del 1925 dopo aver peregrinato per mezza Europa, prima a Londra e poi a Parigi, e in seguito vive anche in Toscana, prima a Montepulciano e poi a Firenze dove rimane quasi due anni.
Brevi premesse storiche che sono il punto di partenza del progetto espositivo Orizzonti che si sviluppa da una serie di intrecci di epoche, artisti, autori. A partire proprio dalla Raphaรซl, che insieme ai suoi compagni di vita danno origine negli anni โ20 a Roma alla Scuola di Via Cavour. โSebbene questa Scuola non fosse convenzionale nella sua pratica, priva di manifesti e allieviโ, scrive il curatore Daniele Fenaroli, โquesto sodalizio e questa relazione a tre furono una fonte dโispirazione.โ Raphaรซl segnata da unโesistenza nomade, รจ per i due artisti โun rivolo vitale da cui attingere, una boccata di lucentezzaโ. Fenaroli sottolinea che la โconnessione artistica, che nacque tra i tre, non era elitaria nรฉ esclusiva, ma piuttosto un rapporto triangolare che catturรฒ l’attenzione e trasformรฒ il piano superiore del palazzo umbertino di Via Cavour 325 a Roma in un’effervescente fucina d’idee.โ
Uno dei fili narrativi del progetto espositivo si lega a Jules et Jim, amici e amanti della stessa donna, Catherine; personaggi del film di Franรงois Truffaut del 1962. Il film si ispira allโomonimo romanzo di Henri-Pierre Rochรฉ del 1953. Rochรฉ, autore, dandy e vero protagonista, ha atteso fino ai settant’anni per pubblicare il suo romanzo d’esordio, una storia intrigante e autobiografica che รจ diventata una delle rappresentazioni piรน celebri di un mรฉnage ร trois del XX secolo. La curatrice Cloรฉ Perrone scrive che “sia il film che il romanzo esplorano i temi dell’amicizia, dell’amore e delle complesse relazioni umane.” Aggiunge inoltre che โRochรฉ e Truffaut, pionieri nella loro epoca, hanno utilizzato il triangolo amoroso per sfidare le norme sociali prevalenti, rifiutando la morale borghese del tempo.โ
Su questo sfondo di storie aggrovigliate e triangoli amorosi, Orizzonti presenta un trio a suo modo impossibile, lontano nel tempo e nella geografia, che perรฒ trova perfetta sintesi nelle stanze medievali di Casa Masaccio. Raphaรซl, bohรฉmienne nutrita di pittura e musica, adesso, come allora, fa da filo conduttore e guida le opere inedite e dal bagliore mieloso dellโartista canadese Dominique Fung e i lavori materici e terrosi del tedesco Lenz Geerk.
Nelle tele dai miscugli onirici e ancestrali di Fung, si trovano richiami alle sculture di Raphaรซl, in particolare le figure delle tre donne, che lโartista mette in primo piano senza nessuna volontร voyeuristica. Le sue nature morte fatte di vasi di porcellana e fiori dalle tinte oro, accennano al surrealismo, e allo stesso tempo giocano con le composizioni di fiori e vasi di Geerk, la cui palette, smorzata e tenue, invita all’introversione. Come descritte da Perrone, le opere a piรน volti dellโartista canadese, โesprimono la profusione di sentimenti, identitร e individualitร . Il lavoro di Fung esplora la soglia in cui tradizione, memoria ed ereditร si intersecano con la nostra coscienza collettiva, intrecciandosi con la piรน ampia storia delle donne artiste marginalizzate o sottorappresentate.โ
โDominique Fung e Lenz Geerk sovvertono la narrativa maschile predominante raffigurando le donne in azione, circondate dai loro strumenti di lavoro e respingendo gli stereotipiโ sottolinea Perrone. Geerk, infatti, intitolando tutte le opere in mostra Helen, non solo rimanda alla storia personale di Rochรฉ, la cui amante – e moglie del grande amico Franz Hessel – รจ per lโappunto, Helen Grund, ma concentra sulla figura femminile tutta lโattenzione. Fiera, in comando, e libera, la Helen di Geerk attira gli sguardi, li rivendica. Allo stesso modo, nella vita e in pittura, Raphaรซl, โla pitonessa del mitoโ, come la definรฌ Libero de Libero nel 1953, ha confluito su di sรฉ lโattenzione, ispirando al tempo i suoi due compagni di Scuola e, oggi, come attestato da questa mostra, le generazioni future.
Il trio di Orizzonti presenta una nuova prospettiva, dove Raphaรซl si scosta dalla Scuola Romana e dove i protagonisti sovvertono i canonici mรฉnage ร trois a cui si ispirano. Orizzonti, intende cosรฌ ribaltare, sconvolgere, ampliare gli sguardi, le prospettive, le visioni. In un intreccio di โvivida emotivitร , cromatismi trasognanti e folklore orientaleโ (Fenaroli), Orizzonti parla di un nuovo triangolo, non amoroso, ma di ammirazione, dโispirazione e di sostegno artistico.
La mostra Orizzonti presenta per la prima volta l’opera di Dominique Fung in Europa. Il prossimo progetto di Fung sarร una mostra a Londra con MASSIMODECARLO a novembre 2023.
Si ringrazia per la collaborazione la galleria MASSIMODECARLO e la Collezione Giuseppe Iannaccone.
ANTONIETTA RAPHAรL
Antonietta Raphael nasce a Kovno, un piccolo villaggio nei pressi di Vilnius, oggi capitale della Lituania, Il padre Simon, rabbino della piccola comunitร ebraica, muore nel 1903. La vita per la famiglia diventa molto difficile, in un clima in cui monta lโantisemitismo fomentato dalla polizia zarista. Nel 1905 la famiglia di Antonietta emigra a Londra. Qui Antonietta vive per quasi ventโanni. Si diploma in pianoforte alla Royal Academy e vive dando lezioni di solfeggio.
Ha quasi trentโanni quando lascia Londra nel corso del 1924, per un viaggio solitario senza una meta precisa: si ferma a Parigi per alcuni mesi e poi giunge a Roma con lโintenzione forse di proseguire verso la Grecia, forse lโEgitto. Ma Roma con i suoi colori mediterranei รจ una rivelazione. E poi qui incontra Mario Mafai e ne diviene, con alterne vicende, la compagna di una vita. Il sodalizio artistico di Raphael e Mafai si arricchisce della presenza di Scipione dando vita a quello che fu chiamato da Roberto Longhi โScuola di via Cavourโ.
DOMINIQUE FUNG
Dominique Fung รจ un’artista canadese originaria di Hong Kong e Shanghai, la cui pratica esplora il confine subliminale in cui tradizione, memoria ed ereditร si insinuano nella nostra subcoscienza collettiva. Attraverso il suo interesse per storie trascurate o dimenticate e grazie alla rappresentazione di specifici artefatti storici che l’artista arricchisce di qualitร umane e di complessi percorsi narrativi, Fung modella un nuovo spazio di appartenenza, ad ampio raggio e alternativo. Le sue mostre personali includono: MASSIMODECARLO, Londra, Regno Unito (2023); Rockefeller Center, New York, USA (2023); Pond Society, Shanghai, Cina (2023); Nicodim, Los Angeles, USA (2022); Jeffrey Deitch, New York, USA (2021). Le mostre collettive includono: Orizzonti, Casa Masaccio, Arezzo, Italia (2023); In Bloom, MASSIMODECARLO Piรจce Unique, Parigi, Francia (2022); Wonder Women, curata da Kathy Huang, Jeffrey Deitch, Los Angeles, USA (2022); Women of Now: Dialogues of Identity, Memory and Place, Green Family Art Foundation, Dallas, USA (2022); My Secret Garden, Asia Art Center, Taipei, Cina (2021); Friends and Friends of Friends: Artistic Communities in the Age of Social Media, Schlossmuseum, Linz, Austria (2020). Le opere di Dominique Fung fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche tra cui: Aishti Foundation, Beirut; Cantor Center, Stanford; East West Bank Collection, Los Angeles; Fundacรญon Medianoce, Granada; Hammer Museum, Los Angeles; High Museum of Art, Atlanta; The Huntington Library, San Marino; ICA Miami; LACMA, Los Angeles; MOCA, Los Angeles; M+ Museum, Hong Kong; Longlati Foundation, Shanghai; Pond Society, Shanghai; X Museum, Beijing; Yuz Foundation, Shanghai.
LENZ GEERK
Lenz Geerk รจ nato nel 1988 a Basilea, in Svizzera; vive e lavora a Dรผsseldorf, in Germania. Lenz Geerk crea dipinti di forte impatto psicologico, lontani da qualsiasi tempo o luogo specifico. Con uno stile ben radicato nella storia dell’arte, Geerk mostra una tecnica unica e riconoscibile. I personaggi dei suoi dipinti sembrano nascere dai sogni e sono rappresentati in un modo tale da rivelare le emozioni nascoste della psiche umana. Geerk, nei suoi dipinti, utilizza posture e gesti per esprimere un momento fragile, non derivato da un modello specifico o da una fotografia, ma espresso attraverso l’atmosfera e il linguaggio del corpo. Le sue tavolozze quasi monocromatiche, con occasionali tonalitร calde, rafforzano ulteriormente l’aura di tensione emotiva delle sue opere. L’attenzione dell’artista per l’isolamento distingue le sue creature dal linguaggio visivo ordinario e obsoleto del nostro tempo. Al contrario, l’artista invita lo spettatore a vivere momenti di umorismo e tenerezza attraverso la sua immaginazione. Geerk non protesta e non si lascia andare, ma invita all’intimitร , all’introversione e alla riflessione. Nei suoi dipinti, Geerk cattura l’essenza della nostra condizione, esplorando le profonditร della psiche e le complessitร delle emozioni umane.
Le sue piรน recenti mostre personali includono: MASSIMODECARLO, Milan (2022); Roberts Projects, Los Angeles (2022; 2019; 2018); Galleria Acappella, Napoli (2018); The Cabin, Los Angeles (2018); e Galeria Mascota, Cittร del Messico (2017 Il suo lavoro รจ stato incluso in recenti mostre collettive presso The Perimeter, Londra (2022); MASSIMODECARLO Piรจce Unique, Parigi (2022; 2021); Le Consortium, Digione (2022); MASSIMODECARLO, Milano (2021); GRIMM, Amsterdam (2021); Spruth Magers OVR (2021); Almine Rech, New York (2021); Hussenot Galerie, Parigi (2021); Carl Freedman Gallery, Margate (2021); Jeffrey Deitch Gallery, New York (2020); e Maximillian William, Londra (2019). Le opere di Lenz Geerk sono presenti in collezioni pubbliche al Museum of Fine Arts, Boston, MA, USA; Kunsthaus Zรผrich, Zurigo, Svizzera; Kistefos Museum, Oslo, Norvegia; Institute of Contemporary Art, Miami, FL, USA; Comico Art Museum, Oita, Giappone; XIAO Museum, Shandong, Cina; Up Next Art, Vega Baja, Porto Rico; Arts Club Dubai, Dubai, Emirati Arabi Uniti; ICD Brookfield Place, DIFC, Dubai, Emirati Arabi Uniti; X Museum, Shanghai, Cina.