Arriva lunedรฌ 21 maggio ad Arezzo, proveniente da Pisa, la prima tappa della trentaduesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro dโItalia organizzato dal Moto Club Terni L. Liberati โ P. Pileri e realizzato in stretta collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.
La cittร di Petrarca dopo lโarrivo di lunedรฌ pomeriggio della prima frazione, ospiterร lโintera carovana per due giorni, infatti la seconda tappa partirร martedรฌ alle ore 9.00 da Piazza Duomo e farร ritorno a metร pomeriggio in cittร con arrivo in Piazza della Libertร , per ripartire poi, definitivamente alla volta di Chianciano Terme, mercoledรฌ mattina.
Lunedรฌ prima di arrivare ad Arezzo i concorrenti, provenienti da Pisa, si fermeranno alle ore 15,00 a Montevarchi in piazza Varchi dove รจ previsto il riordino generale, un punto ristoro e la seconda prova speciale cronometrata della giornata.
Proseguiranno poi per San Giustino Valdarno, Castiglion Fibocchi, Quarata e giungere nel capoluogo di provincia in Piazza della Libertร alle ore 16,30.
La seconda frazione si svolgerร quasi tutta in provincia di Arezzo, infatti oltre al capoluogo, i concorrenti arriveranno a Anghiari alle 9,45 con sosta in Piazza Baldaccio, da qui proseguiranno per Caprese Michelangelo e superato i valico dello Spino andranno a Chiusi della Verna per scendere poi a Bibbiena , Soci, Camaldoli e arrivare alle 12,15 a Poppi che segna il giro di boa della tappa.
Gli arrivi dei concorrenti si susseguiranno per circa due ore con sosta in Piazza della Repubblica dove รจ prevista la seconda prova speciale della giornata e il punto ristoro.
Da Poppi via in direzione Castel San Nicolรฒ e valicata la Consuma scendere a Vallombrosa, Pietrapiana e Loro Ciuffenna, prima del balzo finale ad Arezzo con arrivo dei primi concorrenti previsto per le ore 15,30 in piazza Della Libertร , dove รจ allestita la cittadella del Motogiro.
Da questa stessa piazza la carovana ripartirร mercoledรฌ alle 9.00 in direzione Chianciano Terme via Palazzo del Pero e Cortona, con arrivo intorno alle 10,30 in piazza della Repubblica dove รจ in programma il primo riordino, per abbandonare poi la Toscana, sconfinare in Umbria, nellโalto Lazio e concludersi ancora in Toscana a Chianciano Terme.
Le tappe di Arezzo sono state realizzate grazie al tangibile sostegno di Arezzo Intour.
Eโ questa lโedizione dei record, mai infatti, nella ultratrentennale storia della manifestazione si erano raggiunti i 200 concorrenti, limite massimo previsto dal regolamento, due terzi dei quali stranieri.
Si torna quindi ai grandi numeri dopo gli anni difficili della pandemia che ha costretto lโorganizzazione a enormi sacrifici, ma che nonostante le difficoltร , non ha mai interrotto la storica gran fondo riservata alle moto dโepoca.
Un successo dovuto, sottolinea il presidente del sodalizio organizzatore Massimo Mansueti, โsi alla voglia di tornare alla normalitร , ma anche alla scelta di un percorso tracciato quasi tutto in Toscana, una regione che soprattutto allโestero รจ un brand conosciutissimo e di grande valoreโ.
Sei le tappe in cui รจ divisa la manifestazione per un totale di circa 1500 chilometri. Dopo la partenza da Pisa la carovana del Motogiro, formata oltre che dai concorrenti anche da uno staff di sessanta persone, proseguirร per Arezzo dove in Piazza Duomo si chiuderร la prima frazione dopo aver percorso 225 Km.
La seconda tappa sarร a margherita, ovvero con partenza e arrivo ad Arezzo e si snoderร quasi tutta in Casentino e nellโalto Valdarno per poco meno di 250 Km.
Il giorno successivo dopo un breve sconfinamento in Umbria i partecipanti arriveranno a Chianciano Terme, la cittadina senese nota nel mondo per le sue sorgenti termali. In questa terza frazione si percorrerร anche parte della vecchia statale Cassia quella dei famosi tornati della โMille Migliaโ che salgono a Radicofani.
La quarta tappa lunga 270 chilometri, sarร ancora a margherita e si svolgerร quasi tutta nella Valdichiana senese e in ValdโOrcia.
Un omaggio che lโorganizzazione ha voluto fare a questo territorio unico, un concentrato di arte, storia, cultura, paesaggi e enogastronomia che non ha eguali.
Venerdรฌ 26 maggio la frazione piรน lunga che sfiora i 300 chilometri, porterร i โMotogiriniโ a San Vincenzo la nota localitร marina del Tirreno in provincia di Livorno;
da qui poi sabato, il balzo finale che riporterร lโintera carovana a Pisa con arrivo in Piazza Duomo a metร pomeriggio.
Come detto, la presenza di concorrenti stranieri รจ altissima, sopratutto statunitensi, inglesi, tedeschi, olandesi, spagnoli e per la prima volta anche una discreta pattuglia di norvegesi e svedesi.
Non mancano presenze dallโAustralia, Giappone e Sudamerica. Molti di questi sono degli affezionati al Motogiro, ma tanti si sono avvicinati a questa gran fondo per la prima volta.
Fra gli italiani un grande esperto di questo tipo di gare il chirurgo estetico folignate Marco Tomassini che in sella alla Gilera Super Sport 175, ha vinto giร diverse edizioni della Rievocazione Storica, spesso lottando fino lโultima speciale con lโeterno rivale, lโolandese Erik Willemse, portacolori della Guzzi giunto alla sua quindicesima presenza consecutiva.
Fra gli italiani in gara anche il tre volte campione del mondo della 125 G.P Pierpaolo Bianchi iridato della della fine degli anni settanta in sella alla Morbidelli.
Da segnalare anche lโinglese Anthony Tessier in gara con la stessa lambretta Innocenti con la quale prese parte al Motogiro di regolaritร del 1968 e del suo connazionale Price Cobb vincitore della 24 ore di Le Mans.
Sul fronte delle moto, la fanno da padrone le cilindrate leggere di fabbricazione italiana degli anni cinquanta, quali: Ducati, Benelli, Morini, Bianchi, Gilera, Mondial, MV Agusta, Guzzi, Parilla e Gilera, moto che hanno preso parte al Motogiro agonistico che si รจ corso fra il 1953 e il 1957.
Ma fanno bella sfoggia di se in questo museo itinerante della moto anche veri e propri gioielli della meccanica su due ruote degli anni venti del secolo scorso, come la Rudge Ulster del 1925 portata in gara dallโinglese Roger Manning o la rarissima Sarolea 500 del belga Olivier Cambier. Al via anche una alcuni equipaggi su dei sidecar degli anni cinquanta.

