Giovedì 16 febbraio 2023, ore 19.30.
Molte persone sono già in fila di fronte all’ingresso del Teatro Petrarca di Arezzo in attesa di entrare per assistere al concerto di Claudio Baglioni.
Si sparge una voce.
Qualcuno ha visto Claudio all’ingresso secondario del teatro: ecco che alcuni spettatori con garbo provano a raggiungere quel corridoio d’ingresso.
Falso allarme.
E’ un distinto signore, sulla settantina, alto, con i capelli brizzolati che assomiglia molto a Baglioni ma non è lui.
C’è invece Roby Pagani, straordinario musicista cortonese, cui la musica scorre nel sangue per diritto di nascita, e tastierista storico degli ultimi tour di Baglioni.
Incontro molti amici che sono riusciti ad acquistare i biglietti per questo concerto andato sold out in poche ore.
Ilaria mi racconta entusiasta che “molte cose si scrivono o si cantano forse perché è più facile comunicarle. Claudio regala emozione al pubblico, dipinge ogni volta opere di una bellezza infinita che rimarranno per sempre“.
Barbara tiene a ricordarmi di aver visto Baglioni in concerto in giro per l’Italia decine di volte e che “l’alchimia, le vibrazioni che ti fanno star bene, soltanto Claudio riesce a raccontarle in musica.
Ad ogni concerto osservo gli spettatori: sguardi e sintonie che fanno andare verso la stessa direzione. Claudio Ti fa credere nell’amore“.
Massimo non è riuscito ad acquistare i biglietti in platea: ha trovato posto in un palco centrale del secondo ordine ma è felice lo stesso e mi dice che “Baglioni è un musicista innovativo. Sorprende ogni anno con concerti diversi, dove però la sua musica è sempre e comunque al centro“.
Alessandra mi saluta ricordandomi che “Claudio regala emozioni e sensazioni agli altri, e plasma la materia. La sua arte è l’aggiramento della realtà, nel senso che gli gira intorno con parole bellissime. Sono cresciuta con le sue canzoni, amo profondamente le sue poesie messe in musica“.
Ore 20.15, si sta facendo tardi ed il pubblico inizia educatamente ad entrare in teatro occupando i posti.
Buon divertimento Arezzo.
E che sia una notte di note.