MOSER, la Mia Esperienza con Lui, e Sua Moglie CARLA MERZ

Come in un film

Francesco Moser divorzia dalla moglie Carla Merz.
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La notizia non รจ perchรฉ si sono separati, ma come abbiano durato cosรฌ a lungo. Due entitร  estremamente differenti.
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Certo il fascino di essere a fianco del campione, ma lei non aveva previsto che i campioni campano di una droga che รจ il pubblico che sempre li vuole ad eventi, e che la donna ha due scelte, o lo segue a fianco o sta a casa a fare la Penelope.
 
Carla Merz per la sua mente e cultura ha fin troppo fatto la Penelope. Due caratteri differenti. Lui conosce solo il Bianco ed il Nero, lei tutte le sfumature in mezzo di Grigio.
 
รˆ una cosa che notai subito.
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Giร  l’anno scorso suo fratello Alferio mi aveva parlato della loro separazione, quando feci una rimpatriata a Trento e Baselga di Pinรฉ.
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La mia esperienza con loro ebbe inizio negli anni intorno al 1991 quando fui chiamato da Francesco Moser ad occuparmi della parte marketing e vendite della sua azienda di bici, che aveva sede a Gardolo di Trento.
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Fu una esperienza entusiasmante, ma con aspetti duri.
Esperienza AgroDolce.
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Come arrivai in azienda Francesco mi ospitรฒ in un’ala nel suo maso per vari mesi, poi mi trasferรฌ in un appartamento nella casa della sua mamma sempre a Palรน di Giovo, nelle montagne sopra Trento.
 

Passai da una camera super, ad una senza riscaldamento con temperature esterne anche sotto lo zero. Il mio brevetto di Massimo Livello di Pinguino Amante del Freddo ebbe l’esperienza piรน dura. Forse era meglio se dormivo all’aperto.

Comunque Francesco fu ospitale e gentile.
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Come nuovo arrivato conobbi Carla Merz la moglie, bella donna che si capiva avere un livello superiore, era della buona borghesia di Trento.
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Farรฒ una sintesi, su questa parte della mia Vita, ma sarebbe interessante fosse un racconto esteso e dettagliato, ne verrebbe fuori quasi un libro.
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La PARTE DOLCE
Io fresco delle mie esperienze USA nel campo delle bici, avevo una visione sul da farsi nel mercato italiano fuori dai canoni stanchi. Le bici Moser avevano una grafica pessima, e colorazioni che inseguivano i merletti fatti dalla Colnago.
 
Ma in genere il mercato italiano, nonostante la fama, era pessimo nell’estetica ed innovazione. Gli Americani avevano iniziato a fare capolino, ma la presunzione degli Italiani sottovalutava il rischio. Poi ne hanno subito le conseguenze.
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Saldatura deltelaio di una bicicletta
Saldatura deltelaio di una bicicletta

Le bici Moser avevano solo una cosa buona nel modello top, la saldatura Silver Fillet Brased, cioรจ non usava incastrare i tubi con quelle giunzioni retrรฒ, ma con una saldatura fatta con una lega d’argento che non solo era bella a vedere, ma scaldava meno i tubi ed dava maggiore resistenza.

La facevano, ma il pubblico non sapeva alcuna cosa di questa meraviglia. Patologia comune negli Italiani. Feci una pubblicitร  dirompente sulle riviste di bici, introducendo il concetto di comparazione tecnica, e non di vendere il nome del campione sui tubi.

Mi feci da una parte, e rifeci la grafica del nome, i colori delle bici da strada e MTB. Revisionai le etichette del fornitore dei tubi – Oria – anch’esse erano da Depressione Caspica.
Fu per i Moser uno tsunami.
 
Ma il pubblico fece gridolini di entusiasmo, non credevano ai loro occhi.
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E qui capรฌ che non avevo a che fare con un’azienda che voleva progredire, ma con un Clan di Fratelli. I fratelli erano 10, di cui uno prete in USA, ed una buona parte, con le relative figlie, erano impiegati in azienda.
 
Capรฌ in vari episodi che a Francesco non interessava l’azienda delle bici, basta che non perdesse soldi, ma che soprattutto desse lavoro alla famiglia.
 
Se avessi dovuto fare una riunione globale della famiglia, non avrei potuto fare alcuna cosa, tanto erano distanti dalla Realtร  dietro l’angolo.
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Con Alferio Moser, 31 anni dopo ci siamo rivisti
Con Alferio Moser, 31 anni dopo ci siamo rivisti
Fui appoggiato dal piรน giovane dei Moser, Alferio, che da anni bramava di avere un interlocutore fresco come me, lavorava al reparto produzione-spedizioni.
 
Con lui facevamo lunghe cene entusiasmanti ad innamorarsi delle modifiche fatte. Piรน volte abbiamo avuto, nei momenti critici con la famiglia, incontri con Carla Merz. Lei era affascinata ed entusiasta dal re-styling, e fu una pressione di opinione su Francesco.
Non sul resto della famiglia con la quale non aveva un feeling naturale.
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Questo Aretino, io, che veniva a dare lezioni di bici ad una famiglia che vantava successi, oltre quelli di Francesco anche quelli dei suoi fratelli Enzo e Aldo.
 
Quest’ultimo, quando avevo meno di 10 anni era il mio idolo, e l’avevo in una di quelle biglie di plastica trasparente che usavamo sulla terra o sulla spiaggia per corse di ciclisti in piste fatte di terra con curve sopra elevate a colpi di pizzichi sulla pallina.
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Presentammo le bici alla Fiera di Padova, ed in giro per l’Europa ai vari distributori, e fu un successo.
Piรน avevano successo e piรน i fratelli e cognati vecchia guardia bollivano.
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Appoggiai alla Moser anche la mia attivitร  di materiali molto speciali per bici importati

La MTB Trimble importata
La MTB Trimble importata

dagli USA. Ad esempio un telaio per Mtb totalmente in carbonio colorato a mano, molto surf California, fatto in USA da Trimble. Costava, per quei tempi un’eresia, quasi due milioni di lire, solo il telaio. Aveva una geometria a X chiuso.

Quando esposi i telai nel negozio, i fratelli erano inorriditi. Come se Satana avesse messo la sua immagine nella Cappella Sistina.
 
Fecero indagini segrete in amministrazione, ed appresero con rabbia che ne avevo venduti una decina.
 
Lo stesso trattamento ebbero un manubrio della Scott per il Triathlon che a quel tempo il ciclismo su strada neanche arrivava a capire. Iniziรฒ a capirlo solo quando Lemond vinse il Tour de France grazie a quel manubrio. Solo dopo 10 anni il ciclismo su strada ha iniziato ad adoperarlo.
 
Che dire di in un canotto per la sella ad assetto variabile del costo di quasi 500 mila lire. Attraverso una levetta sul manubrio, la sella andava avanti e indietro in dipendenza del momento. Quando i fratelli abituati ad semplice tubicino seppero il costo, scrollavano la testa inorriditi. Nonostante il prezzo, ne vendetti alcune decine.
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La geometria di quel telaio fu ripresa da Moser quando ritoccรฒ il record dell’ora 10

Moser 1994 nuovo record dell'ora
Moser 1994 nuovo record dell’ora con bici col telaio che ricordava la mia Trimble

anni dopo che aveva smesso di correre. Allora non era male eh?

Arrivavano reclami dal Belgio che le vernici non tenevano. Feci indagine, proposi le vernici Dupont, top qualitร . Ma chi verniciava le bici ero un montanaro su per le alpi che come primo mestiere era quello di guidare lo scuolabus.
 
Quando rammentai Dupont, iniziรฒ a contorcersi, non conosceva neppure la marca.
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Capisci che se dovevo fare una riunione della famiglia, di estrazione prettamente montanara, neppure contadina, per queste decisioni, sarei stato condannato a fare bici pieni di arzigogoli italiani alla Colnago che erano pura muffa mentale.
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La PARTE AGRA
Francesco non interveniva, bastava che la famiglia non bollisse.
La moglie Carla Merz, insieme ad Alferio Moser, era dalla mia parte, ma non aveva col Clan Moser lo status di First Lady Pontificatrice ed il suo potere era limitato.
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Feci la MTB con cui Maria Canins vinse il primo campionato del mondo di MTB femminile. Ed i fratelli bollivano.
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Feci un’indagine sui prezzi che pagavamo alla Shimano i cambi rispetto al Belgio, od alla Germania, ed erano considerevolmente superiori.
 
Se avessimo pagato quei prezzi il profitto sarebbe stato maggiore, ed il costo delle bici inferiore.
 
Lo feci presente all’addetto in famiglia ai rapporti con la Shimano, diventรฒ rosso, non esultรฒ dalla gioia.
Allora capisci che vi erano cose particolari.
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Ne parlai con Carla, e sgranรฒ gli occhi. Ne parlai con Francesco con dovizia di prove, rimase fisso a guardare fuori dalla finestra, mani in tasca, imbambolato, in silenzio, non disse Ora ci penso io, capรฌ gli inghippi monetari strani, ma disse Nulla.
La Famiglia Clan davanti a tutto, ad ogni cosa, anche se sporca.
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Non mi servรฌ piรน dell’agenzia pubblicitaria usata sino a quel momento, ne giudicai eccessivo il costo, e poi io essendo persona marketing io ero in grado di fare le pagine. Anche qui vi era qualcuno che rimase amareggiato per immaginabili motivi.
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Cambiai il trasportatore di bici e l’imballaggio. Solo inventando il sistema di mettere la forcella anteriore a rovescio, il pacco era piรน corto di 20 centimetri, e pagava una tariffa inferiore. Risparmiati oltre 50 milioni di lire all’anno.
Chi aveva particolari accordi col trasportatore precedente, ebbe la pacchia finita.
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La famiglia bolliva.
Mi trovai un passerotto morto messo a stretto sul tergicristallo dell’auto, proprio

Ugo Tognazzi nel film La Califfa
Ugo Tognazzi nel film La Califfa

come ebbe Ugo Tognazzi nel film La Califfa, con la splendida Romy Schneider, prima di essere ucciso.

 
Il Clan stava avendo un ulteriore scatto di violenza, da Clan grezzo bonario, diventava Clan di altro grado.
 
Il fratello Aldo mi affrontรฒ fisicamente ed improvvisamente. Tralascio di dire come.
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Riferรฌ tutto a Francesco e alla moglie.
La seconda ne era inorridita, ma impotente.
Il primo rimase immobile a guardare il vuoto.
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Tentรฒ di proteggermi nonostante l’attrazione magnetica famigliare, ma non ebbe il polso che lo contraddistinse quando era corridore,
e veniva chiamato Sceriffo per i suoi modi sbrigativi di leader.
 
Il resto della famiglia fece intervenire il fratello prete dagli USA per fare pressioni a Francesco. L’orchestrazione di base del tutto proveniva dalla persona in famiglia che io fui chiamato a sostituire nelle funzioni, che per riappropriarsi della funzione organizzรฒ questa resistenza.
 
Quella persona dopo la mia dipartita riprese le redini, portando l’azienda alla sua chiusura per gravi nuovi errori.
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Abbastanza รจ Abbastanza.
Capii che Meglio Facevo, e Peggio Era. Ne andava della mia sicurezza.
Dissi a Francesco che me ne sarei andato, lui nuovamente immobile.
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Lo lasciai dicendo allo Sceriffo:
Era meglio se continuavi a pedalare.
Rimase allibito, perchรฉ tutti lo veneravano. Nessuno avrebbe osato, ed ora un Aretino con schiettezza e coraggio lo aveva fatto.
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Fu la mia esperienza dura con la mentalitร  montanara.
Dalle praterie mentali leggere degli USA alle gole strette mentali delle Alpi.
Esperienza Agro-Dolce.
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La cicli Moser, come era prevedibile con quelle gestioni, ha chiuso,
come pure il grande negozio al pubblico.
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Rifacciamoci le orecchie, almeno quelle.
Ennio Morricone
il Tema principale de La Califfa
da un romanzo di Alberto Bevilacqua.
Un film che mi prende emozionalmente.
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La storia di una operaia dura degli anni caldi 70
che passa dal combattere il Padrone,
al capirlo, ed innamorarsene, ma gli eventi di rivolta lo vollero morto,
e lei dopo aver carezzato l’intesa perfetta, rimane sola.
Due Vite stancate dalla Vita, che trovano la Pace.
 
Tognazzi, il Padrone, ebbe come me, un passerotto morto
incastrato sul tergicristallo, come avvertimento.
Tirรฒ dritto, e fu ucciso.
Io ho curvato.
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Dedico quest’articolo a Fausto Sarrini giornalista-wikipedia del ciclismo locale, nazionale e mondiale del quotidiano La Nazione. Lui sa tutto, ma questo non lo sapeva.
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Piero ROSSI
Aretino Turista ad Arezzo,
itAlien Immigrato in Italia
info@pierorossi.it
Piero ROSSI
Piero ROSSI

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altri articoli di Piero Rossi
 
Viaggiare รจ fatale al pregiudizio, al bigottismo, ed alla ristrettezza mentale,
e per questi motivi molta della nostra gente ne ha fortemente bisogno.
Vedute ampie, sane, caritatevoli degli uomini e delle cose
non possono essere acquisite
vegetando tutta la propria vita in un piccolo angolo della terra.
Mark TWAIN,1869
 

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I piรน letti