Il prossimo 20 giugno CUB, USB e SGB hanno proclamato uno Sciopero Generale Nazionale “contro la guerra e l’aumento delle spese militari a discapito della sanità pubblica, della scuola pubblica e dell’intero welfare, contro il genocidio del popolo palestinese perpetrato dallo Stato d’Israele con la complicità attiva del Governo Italiano e dell’Unione Europea”, con presidi e cortei davanti alla Leonardo di Firenze e di Torino, sotto la Prefettura a La Spezia, sotto l’Assessorato alla Sanità di Pescara, di fronte al varco San Benigno del porto di Genova ed in tante altre città…
Sempre il 20 giugno sciopereranno anche i metalmeccanici:
FIOM, FIM e UILM li chiamano in piazza perché “senza il contratto si sciopera, per la dignità del lavoro e per il futuro del paese”, ma proprio per questo la lotta per il rinnovo del CCNL è e dovrà diventare anche consapevolmente parte integrante della lotta contro il governo della guerra e dell’economia di guerra, nonché della repressione.
Il 21 giugno – invece – sono state indette 2 manifestazioni nazionali a Roma:
la prima convocata da Potere al Popolo e altri organismi, la seconda convocata da Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi, Greenpeace Italia), ARCI, ATTAC Italia, Transform Italia e altri promotori italiani della campagna “Stop Rearm Europe” sulla base dell’appello lanciato da vari organismi europei….
Il 20 e 21 giugno saranno entrambi un banco di prova generale per la mobilitazione popolare contro il governo Meloni e la sua politica di riarmo, repressione, smantellamento dell’apparato produttivo nazionale e dei servizi pubblici (istruzione, sanità, trasporti), devastazione ambientale, razzismo istituzionalizzato e per rilanciare in maniera più ampia, organizzata e dispiegata la mobilitazione di massa per fermare i gruppi imperialisti USA-NATO, sionisti e UE promotori della Terza Guerra Mondiale ormai sostanzialmente in atto:
l’attacco sionista contro la Repubblica Islamica dell’Iran dello scorso 12 giugno è la dimostrazione che gli appelli al buon senso e le suppliche non bastano più…
Il movimento della “Costituente comunista” invita con forza tutti e tutte a fare in modo che le due giornate siano:
– un’occasione di mobilitazione unitaria, che alimenta la costruzione del fronte di tutte le forze anti Larghe Intese per dare al malcontento e alla protesta popolare una prospettiva di governo del paese in cui la classe operaia e le masse popolari organizzate siano le vere protagoniste;
– un’iniziativa marcatamente a sostegno della causa e della Resistenza palestinese, che si aggiunge alle centinaia di iniziative del movimento popolare ed operai in Italia.
Fausto Tenti, Costituente comunista, Sezione provinciale di Arezzo