A teatro con la dislessia: gli studenti aretini scoprono la forza della diversità

Grande partecipazione al Teatro Mecenate per “Dislessia, dove sei Albert?”, lo spettacolo dell’attore Francesco Riva promosso da AID Arezzo

Una mattinata all’insegna della consapevolezza e dell’inclusione quella che si è svolta oggi al Teatro Mecenate di Arezzo, dove è andato in scena lo spettacolo “Dislessia, dove sei Albert?” dell’attore Francesco Riva, in collaborazione con la sezione AID di Arezzo e numerose scuole del territorio.

Riva, che ha raccontato la sua personale esperienza con la dislessia, ha spiegato come “una difficoltà possa diventare una potenzialità” e come il teatro sia stato il suo mezzo per condividere questa esperienza con gli altri.
«È una storia nella quale molti possono rispecchiarsi, non solo chi è dislessico – ha spiegato l’attore –. All’inizio non è facile affrontare la diversità, ma poi si impara ad accettarla e a riconoscerla come una risorsa».

Il presidente della sezione aretina dell’Associazione Italiana Dislessia, Lucio Artini, ha sottolineato i progressi fatti ma anche le criticità ancora presenti:
«La sensibilità sul tema è cresciuta, ma resta un percorso complesso che coinvolge famiglie, scuole e studenti. La dislessia è una neurodiversità invisibile e per questo più difficile da comprendere».
Artini ha poi ricordato l’importanza della rete territoriale che sostiene AID, formata da scuole, associazioni e aziende come la cooperativa Koinè, la fondazione Zero Spreco e il CESVOT, che contribuiscono alla realizzazione degli eventi.

A ribadire il valore della collaborazione tra istituzioni e scuole anche Chiara Savini, dirigente dell’Istituto Comprensivo Francesco Severi:
«Ogni anno costruiamo momenti di riflessione per combattere i pregiudizi e promuovere una cultura dell’accoglienza. Le difficoltà non definiscono una persona, ma possono diventare un’opportunità».

Dello stesso avviso Luciano Tagliaferri, dirigente del Liceo Piero della Francesca, che ha elogiato il lavoro di AID:
«Queste iniziative creano coesione e permettono alle scuole di offrire ai ragazzi il contesto giusto per esprimere il meglio di sé».

Sandra Guidelli, dirigente dell’Istituto Cesalpino, ha definito la giornata “uno spazio di grande riflessione”, invitando gli studenti a «scoprire la propria meravigliosa unicità».

Infine, Stefano Frasi della Cooperativa Koinè ha evidenziato il legame con i temi dell’inclusione:
«Partecipare a queste iniziative è per noi un piacere e un dovere. L’autodeterminazione e la possibilità di scegliere il proprio percorso di vita sono diritti inviolabili per ogni ragazzo».

L’evento ha rappresentato un forte segnale di sensibilità collettiva, capace di unire istituzioni, scuole e associazioni nel nome dell’inclusione e del rispetto delle differenze.

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